Fulminati
Cosa eravamo dietro per dicendo? Ah ecco! Da domani addio all’ampadina. Ti spiego: Archimede Pitagorico guarda Edi e gli dice: ti vedo strano, ma che cosa mai tu avrai per la testa? Edi, il piccolo aiutante, che è muto, fa bz bzzz. Anni fa sono sparite le valvole dall’aradio, poi i dischi dai giradischi, la televisione da anale è diventata digitale, la tessera dell’acnil si chiama aimob, e nessuno beve più lo spritz col selec o col cinar.
Secondo il Mauri, che è il mio amico che avendo lavorato tutta la vita all’economato di un grossissimo ente cittadino di Venezia legato all’acqua (non quello che state pensando voi dei tre, quell’altro) e poi essendo andato in pensione da giovane poiché era andato a lavorare prima di finire le medie; e che quindi ha avuto molto tempo per pensare. Thomas Alva Edison sta rimenandosi nella tomba come una trottola. Ma come! L’ampadina morta proibita! Sostituita dai neo e dai diodi.
Cioè, ti spiego. Secondo il Mauri, giunto allo terzo spritz al bitter — e guardate che adesso sono le undici e quarantaquattro del trentuno di agosto, e piove e era ora, ma è sempre caldo — è solo una parte del supercomplotto teso ad impoverirci sempre di più scatenando i nostri sensi di colpa.
Che per conto mio, già ne ho a bastanza, visto anche che moglie che ho. Ma comunque, dice il Mauri sventolando il quotidiano cittadino da lui più seguito (non quello che pensate voi dei tre, l’altro): cioè, hai capito: adesso viene fuori che la crisi energetica è tutta colpa nostra che ci abbiamo usato le ampadine a incandescenza invece di quelle a lunga conversazione che costano un sacco fanno una luce orrenda e non è neanche vero che durano tanto che si fulminano lo stesso uguale; né anche i diodi che sembra di essere alla morgue dei film di paura con l’anatomopatologa figa. Tutta colpa del filamento a tungsteno: basta più luce giallina dell’abat-jour in cui si leggeva in poltrona. Macché: diodo fluorescente con l’ibuc nell’aipad.
Ma quello che il Mauri ecco: sta dando in escandescenza, come un filamento al tungsteno da un tremila watt, e sta per fulminarsi cioè proprio non gli va giù è che consigliano anche e non solo di cambiare per forza tutte le ampadine di casa, ma di comprare frigo l’avastoviglie l’avatrice congelatore tutti nuovi! Perché, ostrega, si risparmia in totale quasi mille e seicento euro in quindici anni! Cioè: in quindici anni! Milleseicento euro! In quindici anni!
Signorina, per favore, altri due spritz, al bitter! Ma subito però! ★