Cento ricette con il Prosecco
Tradizione e innovazione secondo Bottega
È un regalo perfetto: un vero libro d’oro di cento ricette della terra del Prosecco, scritto dal vulcanico Sandro Bottega (nostro amico fraterno e sostenitore munifico), realizzato con la consueta impeccabile eleganza che contraddistingue i suoi prodotti (vini e spiriti e anche altro) da quasi quarant’anni. Un equilibrio invidiabile tra antiche tradizioni e gusto moderno: sobrio e stravagante al tempo stesso.
COSMOPOLI — Per molti il prosecco è solo un vino che fa tanta allegria, da festa, da aperitivo, al limite da dolci: per altri è una base elegante per gli spritz. Invece ci sono cento ricette (almeno) antiche e moderne da abbinare o da preparare con il vino spumante più alla moda del secolo. Le trovate tutte nello splendido I 100 piatti del Prosecco di Sandro Bottega, appena edito da Mondadori Electa. E assieme alle ricette, le storie le tradizioni e le innovazioni di un piccolo angolo di paradiso: le dolci colline da Conegliano a Valdobbiadene, su cui si coltiva e vendemmia con fatica e con amore.
Scrive Sandro Bottega: «Questo libro non vuol essere solo un elenco di ricette, ma anche una raccolta di piccole storie e curiosità, tramandate e spesso dimenticate, che sono l’anima della terra del Prosecco. Ho amato molte terre nella vita ma questa — e non perché è la mia — in modo particolare. La laboriosità, l’architettura, l’arte, l’enogastronomia, la tecnologia, il paesaggio, le tradizioni che la contraddistinguono costituiscono un insieme capace di regalare serenità d’animo a ogni visitatore, che a sua volta con la sua presenza contribuisce ad arricchirne la cultura».
«Bellezza e bontà di questa terra ci rendono orgogliosi e ci spronano a farci suoi ambasciatori, a impegnarci per mantenerla viva e a usare la nostra creatività per esaltarla. Qui nasce il Prosecco, protagonista della nostra vita, della socialità e della convivialità: per conoscere meglio qualcuno non lo invitiamo a bere un caffè, ma a bere “mezzo Prosecco”, e davanti a un calice in armonia ogni parola diventa espressione di verità».
«Il Prosecco è anche un pretesto per raccontare come, in un fazzoletto di terra di pochi chilometri quadrati, siano potute nascere ben cento ricette diverse, usando “quello che c’è”, preparandolo con “il tempo che c’è” e abbinandolo “con quello che c’è”. La tradizione culinaria ha saputo combinare quello che la natura offre spontaneamente (dalle erbe ai funghi…) con i prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento, dando vita a una “cucina creativa” fatta di abbinamenti e contaminazioni di sapori e profumi e di nuove modalità di cottura, all’insegna della semplicità e della genuinità».
«Una cucina in costante evoluzione, che, pur fedele alle proprie radici, grazie all’abilità di chi cucina in famiglia, di ristoratori illuminati e di scuole dove si insegna a fare ricerca si pone sempre nuovi traguardi nel segno del gusto e del benessere. E ricerca significa, anzitutto, andare a scovare nel bosco o tra le vigne un’erba spontanea mai provata e nuovi ingredienti».
«La fatica di coltivare le vigne sui ripidi pendii di queste colline — uno degli esempi di viticoltura più impegnativa, dura e costosa al mondo — è una palestra per il fisico e di vita, ed è giusto che venga raccontata. Tanto il frutto di questo lavoro, ovvero il Prosecco, quanto il terroir di quest’area meritano di essere valorizzati per tutto quello che rappresentano».
Sandro Bottega ha iniziato quasi quarant’anni fa ad occuparsi di grappa e poi di vino, riuscendo con spirito geniale e innovativo a fondere tradizione e innovazione, eleganza e rusticità, con affetto verso le sue origini e inarrestabile vivacità verso tutto il resto del mondo. Ha cominciato neanche ventenne, con tutt’altre idee per la testa (suonare il rock e fare design), ma si è trovato (con l’aiuto della mamma e dei fratelli Barbara e Stefano) a continuare l’attività della distilleria alla prematura scomparsa del padre. Invece di fare concerti dal vivo, ha girato il mondo per esportare in centoquaranta paesi i suoi prodotti; invece di disegnare oggetti, ha creato uno stile inconfondibile che ha rivoluzionato con enorme successo la presentazione dei suoi distillati e dei suoi vini (con innumerevoli inutili imitazioni).
«In questo libro ho cercato, grazie anche a valentissimi collaboratori che mi hanno aiutato a raccogliere storie e curiosità della cucina locale, di raccontare l’anima di questa terra che amo profondamente non solo perché è la mia, ma perché qui si legge come in un libro aperto che è dalla bellezza che nascono prodotti straordinari; che è nella bellezza che vivono le persone serene. E, non da ultimo, che è in questa bellezza che sono nate cento ricette diverse, dall’antipasto al dolce, usando quel che c’è: sapori e profumi di persone semplici che hanno saputo fare di necessità virtù e che ristoratori, chef ed eccellenti scuole di cucina hanno aggiornato e valorizzato con nuove modalità di cottura e nuove presentazioni, ma sempre relazionandosi con tradizioni consolidate».
«Un territorio in cui, nelle cantine delle case contadine, d’inverno trionfano ancora le corone di figadei e luganeghe appese al soffitto assieme a musetti, salami, soppresse. Perché anche se non si può più macellare in casa come un tempo, la tradizione resta irrinunciabile. Oppure dove in primavera si raccolgono lungo i pendii erbe spontanee per ritrovare sapori antichi magari modernamente elaborati».
All’opera hanno collaborato Luca Colferai e Giampiero Rorato (per le storie e le ricette); Omar Lapecia Bis (per la gastronomia); Monica Lisetto (per il coordinamento editoriale e l’arte grafica); Elia Soldera e Paolo Raminelli (del Ristorante Mainor, per la realizzazione contemporanea e innovativa delle ricette); i fotografi Francesco Galifi (per i paesaggi) e Ioris Premoli (per ricette).
Sandro Bottega
I 100 piatti del Prosecco
Editore : Mondadori Electa (24 novembre 2020)
Lingua: : Italiano
Copertina flessibile: 192 pagine
ISBN: 978-8891829481
Peso: 600 g
Dimensioni : 18.5 x 1.7 x 21 cm