Da novant'anni che gestisce a Parigi il leggendario Cirque d'Hiver, il più bel circo del mondo, un gioiello dell'Ottocento, la famiglia Bouglione non sbaglia un colpo. I quattro fratelli, Odette, Joseph, Sampion e Regina, mettono in scena per questa stagione un nuovo spettacolo dal titolo "Spectaculaire" che si distingue da tutti gli altri per qualità ed eleganza. Brillano tra gli altri, oltre a quelli di famiglia, i numeri aerei, come i trapezisti americani della troupe Tabares, e un vorticoso giocoliere italiano figlio d'arte, come David-Pierre Larible.
C'era molta attesa, e qualche preoccupazione, per il primo spettacolo della famiglia Gruss senza il Patriarca Alexis per la prima volta dopo cinquant'anni. La moglie, i figli e i nipoti hanno risposto alla sfida proponendo in pista, in uno spettacolo che vede esibirsi solo componenti della famiglia, tutti i numeri migliori dello storico repertorio di Alexis, dall'alta scuola ai volteggi, dalla giocoleria a cavallo fino alla "Grande Poste" della figlia Maud con diciotto stalloni. Interessante anche la novità della cena-spettacolo prima dello show. Da non perdere.
Dall'Archivio de Il Ridotto
I francesi (ma non solo loro) si dividono, in occasione del bicentenario della scomparsa di Napoleone Bonaparte, se sia giusto celebrare un Imperatore che fu autoritario, antidemocratico, schiavista e guerrafondaio. Ma fu anche un importante statista, un valido amministratore, che aveva una visione europea e portò avanti i nobili ideali della rivoluzione francese.
Per queste tremende giornate d’inverno la popolare e buonissima sopa de spessai, in italiano zuppa di spezzati, ovvero piselli secchi decorticati, è l’ideale. Ecco quindi la ricetta con una breve cicalata sulla storia del pisello, la sua diffusione, la sua evoluzione e l’importanza fondamentale non solo nella storia ma anche nella scienza.
Come avviene ogni anno per il Festival Internazionale del Circo di Montecarlo, il critico circense Roberto Bianchin, fondatore dell’International Association of Circus Critics, e presidente della giuriastampa del Salieri Circus, compila le pagelle e assegna i voti agli artisti in gara. Si tratta, com’è evidente, di giudizi assolutamente personali, e del tutto indipendenti dalle scelte del comitato organizzatore e dalle valutazioni delle giurie.
Non se ne può più di tutti quei cosiddetti virologi che concionano su tutti i giornali e su tutte le televisioni tutti i giorni e a tutte le ore. Anche perché non hanno ancora capito nulla del covid. Non sanno ancora che tipo di virus è, da dove è venuto e come si cura. Dicono solo banalità e idiozie. E non ne hanno mai indovinata una. Non se ne può più nemmeno di tutte queste parole straniere. D’ora in poi userò solo termini italiani. Per esempio non dirò più lockdown. E nemmeno smart working. Non parliamo di smart learning. Non sapete cos’è? Tenetevi forte.
«Al Salieri Circus si sarebbe trovata come a casa». Per ciò Antonio Giarola, regista e ideatore del nuovo e innovativo festival circense, ha dedicato la rassegna ad Alessandra Galante Garrone, pioniera del circo contemporaneo in Italia.