Mostre

Andrea Peggioroni
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Andrea Peggioroni

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Andrea Peggioroni

La 60ma Biennale di Venezia Foreigners Everywhere quest’anno ha aperto i battenti già in salita a causa di un’ondata di gelo. Il maltempo che ha investito la città ha mandando all’aria molte installazioni e anche le mises da sera delle signore costrette a raggiungere i vernissage più esclusivi con una laguna in tempesta.
 

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Andrea Peggioroni

Venezia riapre le sue porte per la Biennale d’Arte 2024, il titolo di quest’anno «Stranieri Ovunque» scelto dal nuovo direttore carioca Adriano Pedrosa, calza a pennello anche ai veneziani che mai come quest’anno si sentiranno un po’ stranieri a casa loro. La Biennale dei record, un’invasione pacifica di più di 332 artisti provenienti da 90 paesi diversi, ai quali si aggiungeranno 30 eventi collaterali scelti dal curatore, e molte altre mostre parallele indipendenti di grandissimo rilievo, che rivitalizzeranno tutto tessuto cittadino con l’aperture di decine di sfarzosi palazzi nobili, altrimenti relegati nel limbo del silenzio e dell’abbandono.

Dall'Archivio de Il Ridotto

Visioni

Ernest McOliver

Donald Darko è un liceale introverso e annoiato, affetto da schizofrenia paranoide. Una notte una voce misteriosa lo attira fuori casa e un’inquietante figura travestita da coniglio gigante  gli annuncia che esattamente ventotto giorni, sei ore, quarantadue minuti e dodici secondi dopo il mondo sarebbe finito.

Il Lunedì

Roberto Bianchin

La progressiva scomparsa dei giornali di carta sembra non interessare (quasi) a nessuno. Ma è solo un momento di passaggio: da un mondo di carta a un mondo digitale. L’informazione di qualità non scomparirà. L’esempio virtuoso arriva dalla Francia, dove l’autorevole quotidiano Le Monde punta a un obiettivo clamoroso: un milione di abbonati digitali (ne ha già mezzo) per vivere ricchi e felici. «Sarà una rivoluzione – dice il direttore Jérome Fenoglio – con i ricavi molto più stabili e meno esposti ai rischi della pubblicità».

stili

Luca Colferai

VENEZIA — Alla fine l’acqua granda dell’Immacolata, che nessuno aveva previsto e che comunque «ci vogliono quarantotto ore di preavviso per alzare il Mose» una cosa positiva l’ha fatta: ha spento l’orrore dell’albero di Natale più brutto della storia di Venezia. Dopo le proteste nei confronti di quello che viene definito apertamente da cittadini e associazioni un sopruso estetico il Mar Adriatico, memore dell’antico sposalizio, ha sollevato le onde fin dentro il cervello elettronico che governa l’obbrobrio e lo ha fulminato.

sprofondo nord

Paolo Fiorindo

La ragazza di famiglia contadina partiva dalle basse, in bicicletta, arrivava a San Donà e prendeva il treno per Venezia, per andare a servire nel palazzo dei ricchi nobili. Che la aspettavano contenti, a braccia aperte ma talora (il vecchio) anche a braghe aperte. L’austera ricca nobiltà veneziana degli anni tra le due guerre (pur sempre nobile, ricca sempre meno) accoglieva la gioventù campagnola come da sempre aveva accolto zanni, arlecchini e colombine dell’entroterra. Figli affamati dei campagnoli diseredati, senza terra, costretti generazione dopo generazione a inchinarsi e a sottostare ai padroni, vicini o lontani che fossero.

Circhi

Marco Guerini

L’acrobata paraplegica svizzera Silke Pan, ospite d’onore fuori concorso all’International Salieri Circus Award di Legnago, si racconta a cuore aperto in questa lunga intervista esclusiva a Marco Guerini. Dall’infanzia alla scuola di circo, fino al terribile incidente che quindici anni fa l’ha privata dell’uso delle gambe e costretta su una sedia a rotelle. La rinascita, la scoperta dello sport, le gare mondiali di para triathlon, e infine il tanto sognato e desiderato ritorno al circo con un numero straordinario, creato per lei dal regista Antonio Giarola, che racconta la sua formidabile avventura.