Briciole di pane

  • Home
  • Razza de mona

Navigazione principale

  • Home
Il Ridotto di Venezia
Il Ridotto di Venezia
La prima rivista in rete di attualità culturali

★ direttore editoriale — roberto bianchin ★

★ direttore responsabile — luca colferai ★

Spilli

Razza de mona

Stappando prosecchi in allegria, un signore paffutello e non più giovanissimo, aria simpatica, profilo da osteria, accento marcatamente trevigiano, ha annunciato al mondo, a una tivù russa e a una tivù araba, che la regione del Veneto (Italia) è diventata uno Stato indipendente. Questo perché due milioni e mezzo circa di cittadini veneti (pari a tre elettori su quattro) avrebbero detto sì, all’89%, all’uscita dall’Italia in un referendum-plebiscito (di cui in realtà non si era accorto nessuno), che sarebbe stato indetto in rete da alcuni movimenti autonomisti.

Roberto Bianchin

Anche ammettendo che fosse tutto vero (non c’è alcuna prova della veridicità di queste cifre), e che non si sia trattato di una burla da osteria, genere in cui i trevigiani sono particolarmente versati, architettata da qualche buontempone emulo del mitico conte e attore Gigi Ballista, si tratterebbe semplicemente di un sondaggio che non ha alcun valore sotto nessun punto di vista.

Salvo uno, forse: segnalare, per l’ennesima volta almeno da cinquant’anni a questa parte, il malumore dei veneti (ma lo stesso potrebbe valere per i calabresi), verso lo Stato italiano. L’indipendensa del Veneto, in sostanza, non è uno scherso, come ammonisce il sociologo Ilvo Diamanti, vicentino doc, su Repubblica: «L’indipendenza costituisce per i veneti e il Veneto un modo per denunciare, in modo estremo, il disagio nei confronti dello Stato centrale. L’insoddisfazione contro la classe politica e di governo. Non solo nazionale, ma anche regionale».

Tutto vero, sacranòn. Ma sono le stesse cose che diceva la Lega trent’anni fa al tempo dei suoi primi vagiti. Solo che, non avendo poi combinato nulla, neanche negli anni (non pochi) in cui è stata al governo, ora cambia e ridimensiona gli obiettivi. Prima vagheggiava la rivolta del Nord e la secessione dallo Stato italiano, poi la nascita di un inesistente Stato settentrionale chiamato Padania, quindi la fuga del Nord Est, poi la formazione di una macro-regione del Nord, quindi di più macro-regioni, e via discorrendo. Ora si accorge, come sostiene Diamanti, che è sempre più difficile tenere insieme il Veneto con il Piemonte, la Lombardia e lo stesso Trentino-Alto Adige, Treviso con Milano e Bolzano.

E allora avanti con le piccole patrie purché siano sempre più piccole. Avanti il Veneto, allora. Il Veneto che è una Nazione. Il Veneto che è un popolo antico. Il Veneto che ne ha piene le balle. Il Veneto che non ne può più (di pagare le tasse).

Favolette per i gonzi. Un popolo veneto non è mai esistito. Né storicamente né politicamente né economicamente né socialmente né culturalmente. Come non esiste una lingua veneta, o lengua, come amano dire i separatisti.

Esistono, e sono esistiti, i veneziani, i padovani, i trevigiani, i vicentini, i veronesi, i bellunesi e i rodigini. Ognuno con la propria storia, la propria lingua (o dialetto, se volete) diversa tra città e città, ma anche tra città e provincia, tra paesi della stessa provincia e addirittura tra quartieri della stessa città. E l’unico Stato fu quello della Serenissima Repubblica di Venezia, che però era tutt’altra cosa da un immaginario e mai esistito Stato veneto (casomai ci fu un Lombardo-Veneto), anche perché teneva tutti gli altri veneti sotto il proprio aristocratico tallone.

Non è nemmeno una razza, quella veneta. Al massimo, per dirla con il Duca di Lendinara Gian Antonio Cibotto, uno dei maggiori scrittori del Novecento italiano, è una “razza de mona”. ★

Veneto indipendente
Treviso
Lega
Diamanti
Repubblica
Cibotto
Ballista
Sab, 03/01/2014 - 12:00
Pietro Longhi, Lezione di Geografia (particolare, 1752…

Archivio degli Articoli

Tutti gli Articoli de Il Ridotto

Cerca

Scrivi al Ridotto

  • Manda un messaggio

www.ilridotto.info

Registrazione presso il Tribunale di Venezia 172/10 n. 3 del 29 gennaio 2010

I Antichi Editori Venezia

– COMPAGNIA DE CALZA «I ANTICHI» Fondata da Zane Cope VENEZIA –

www.iantichi.org

– Redazione San Marco, 4714 (in Calle dei Fabbri) VENEZIA 30124 –

p.i./c.f. 03631220278

Realizzato con Drupal

Copyright © 2025 Luca Colferai - All rights reserved

Developed & Designed by Luca Colferai