Sogni di latta
Fra scatole e giocattoli
Una mostra raffinata e curiosa nella splendida cornice del Teatro Gerolamo di Milano. Cinquecento esemplari rarissimi, antichi e preziosi, provenienti da collezionisti privati, illustrano un pezzo di storia del nostro Paese tra la fine dell’Ottocento e gli anni Sessanta del Novecento. Con qualche sorpresa, come la dedica firmata da Gabriele D’Annunzio su una scatola di biscotti Saiwa, ed altre dedicate al re, al papa e al duce.
MILANO – È buffo l’ometto che sgambetta caricato a molla. A ogni passetto che fa, la bombetta che ha in testa si alza, come per un colpo di vento, e al passo successivo, torna docile a posarsi al suo posto. Un altro omino cammina dondolando una valigia. Lo spazzacamino entra ed esce dalla ciminiera. Il pinguino saltella. L’orso balla. La farfalla stende le ali. E Charlot fa mulinare il suo bastoncino di bambù.
È un mondo incantato di altri tempi quello che va in scena al Teatro Gerolamo di piazza Beccaria, a due passi dal Duomo, esposto nella splendida mostra di scatole e giocattoli d’epoca La latta e molto altro, aperta fino al 18 luglio. Perché per fortuna i teatri sono finalmente tornati alla vita e agli spettacoli, e lo storico Gerolamo, per iniziativa della sua direttrice, l’architetto Chitose Asano, che è stata anche l’artefice del suo accuratissimo restauro, ha potuto riprendere anche la strada delle mostre – per lo più raffinate e sfiziose – inaugurata con successo la stagione scorsa con l’affascinante mostra dei kimono.
Adesso, questa nuova, curiosa esposizione, dedicata a una collezione di scatole, targhe e giocattoli d’epoca in latta litografata, pensata per adulti e bambini. Un patrimonio antico e prezioso di 500 pezzi che datano tra la fine dell’Ottocento e gli anni Sessanta del Novecento, che proviene da pochi collezionisti, tra cui una nota signora milanese che non desidera farsi pubblicità e preferisce rimanere anonima alimentando il mistero.
“È una collezione – spiega la direttrice del Teatro, Chitose Asano – pensata per chiunque voglia riscoprire la storia del nostro Paese e dello sviluppo industriale attraverso oggetti di comune utilizzo”. Le scatole, con le loro forme e il loro stile, mostrano l’evoluzione storica e culturale che contraddistinsero la produzione italiana all’estero, insieme alla crescita e all’espansione di grandi aziende. I giocattoli invece, quasi tutti a molla e quasi tutti ancora perfettamente funzionanti (in un bel video sugli schermi del teatro, anche comodamente seduti in platea, si possono vedere in movimento), fanno riflettere soprattutto, con il loro sapore di altri tempi, sulla profonda trasformazione avvenuta nei modi d’intrattenimento per i più piccini. E suscitano in molti visitatori un sentimento di grande nostalgia per i giocattoli di un tempo, che anche rispetto a quelli moderni appaiono molto più belli, creativi, intelligenti e maggiormente capaci di stimolare sogni e fantasia.
È poi interessante notare come le targhe raccontino la nascita della pubblicità come fondamentale alleata della crescita delle vendite aziendali, evolvendo in una vera e propria forma d’arte. Si possono ammirare, ad esempio, delle rarissime scatole di biscotti Saiwa con la dedica – nientemeno! — che di Gabriele D’Annunzio, un vero e proprio influencer d’epoca, altre dedicate al Re, al Papa, al Duce, alcune fra le prime scatole Delser risalenti al 1905, alcune immagini firmate da Marcello Dudovich, le magnifiche litografie della Lazzaroni per gli amaretti di Saronno, scatole ormai introvabili di Caffè Frank con Estratto Olandese Elefante, i grandi bidoni e i cilindri Venchi e Mera & Longhi, e grandi produttori di giocattoli come Gunthermann, Lehmann, Gama, Kohler, Ingap & Bell, con personaggi al tempo famosi e amati dai bambini come Also, Zulu, Tap Tap, Na-Nu. Non manca persino una sezione di cannoni da guerra.
Insomma, un mondo fatato, affascinante e ormai scomparso. Pezzi unici e preziosi entrati a far parte a pieno titolo della storica culturale e popolare d’Italia. Un appuntamento imperdibile.
La latta e molto altro, mostra di scatole e giocattoli d’epoca.
Milano, Teatro Gerolamo. Fino al 18 luglio. Tutti i giorni, domenica compresa, h.13.30-19. Chiuso il martedì. Biglietti a 6 euro.