Dall’azienda Bottega
un milione di yen
per Hiroshima
La cerimonia in Giappone
Sandro Bottega, titolare della nota azienda veneta produttrice di vini e grappe di qualità, da sempre attenta alle tematiche sociali, ha consegnato a Kazumi Matsui, sindaco di Hiroshima, una donazione di un milione di yen derivante dalla vendita in Italia e in Giappone di una speciale bottiglia commemorativa dell’anniversario dei settant’anni della terribile tragedia. La donazione ha lo scopo di aiutare i sopravvissuti ancora in vita.
HIROSHIMA – Kazumi Matsui, sindaco di Hiroshima, ha incontrato Sandro Bottega, titolare dell’omonima azienda, insieme ad Asako Hirano, area manager Bottega per il Giappone. Nel corso di una cerimonia che si è tenuta presso il City Hall di Hiroshima, il sindaco della città ha ricevuto dall’imprenditore italiano una donazione di 1 milione di yen, derivante dalla vendita, in Italia e in Giappone, di una bottiglia commemorativa dell’anniversario dei settant’anni della tragedia nucleare.
Denominata Peace for Hiroshima, è una creazione in vetro soffiato che contiene una selezione di grappa di prosecco e che riproduce al suo interno una colomba, simbolo universale della pace e al tempo stesso monito contro la guerra. La donazione ha lo scopo di aiutare, tramite l’agenzia Atomic Bomb Survivor Relief, gli Hibakuska ancora in vita. Con questa parola giapponese si indicano infatti i sopravvissuti alla bomba che hanno subìto e continuano a subire nel corpo e nella psiche le prolungate conseguenze delle terribili radiazioni.
Nella stessa occasione è stata donata alla città di Hiroshima una speciale bottiglia Peace for Hiroshima, riprodotta in dimensioni giganti e contenente dodici litri di grappa. L’azienda Bottega, da sempre attenta alla tematiche sociali, già in passato ha creato bottiglie a tema per ricordare eventi che hanno segnato la storia dell’uomo e per esorcizzare il rischio che si verifichino nuovamente.
Hiroshima, che insieme a Nagasaki ha subìto le devastazioni dell’atomo impiegato per fini bellici, è diventata un simbolo e un luogo della memoria riconosciuto come tale in tutto il mondo. La città ha saputo nel corso dei decenni perseguire il suo necessario sviluppo nel segno della normalità, ma continua a fare i conti con un passato ingombrante sempre in fase di metabolizzazione.
Era il sei agosto del 1945, alle ore 8,16 del mattino, quando il bombardiere americano Enola Gay sganciò su Hiroshima la bomba atomica. Questo evento tragico ha di fatto segnato la fine della seconda guerra mondiale. Ora, a distanza di settant’anni, il sito dove sorge il memoriale è diventato uno dei luoghi più visitato dell’intero Giappone.★