Il Lunedì

Le forbici di Rai3

Sotto il tendone del circo: perplessi

Roberto Bianchin

La terza rete televisiva italiana ha censurato anche quest’anno i numeri con gli animali selvatici dalla trasmissione del Festival Internazionale del Circo di Montecarlo. I telespettatori così non solo non hanno visto la splendida esibizione del domatore russo Sergey Nesterov, un autentico fuoriclasse, ma non hanno nemmeno saputo che ha vinto il secondo premio. La Principessa Stéphanie di Monaco, indignata, ha negato alla televisione tedesca il permesso di montare il filmato del Festival senza i numeri con gli animali.

Il Lunedì

Giulietta è ‘na zoccola

Verona e il cittadino Saviano

Roberto Bianchin

Dietro-front padani. Il consiglio comunale della città veneta cambia opinione: prima decide di dare la cittadinanza onoraria allo scrittore Roberto Saviano, che identifica come l’uomo simbolo della lotta alla mafia, poi decide di togliergliela, dopo una riflessione durata dodici anni, perché ha litigato col leader leghista Matteo Salvini. E spunta anche chi vuole ridargliela di nuovo. Veronesi «tuti mati», effetti collaterali dall’acqua dell’Adige.

Il Lunedì

Maya Express

Non posso fermare un treno in corsa

Roberto Bianchin

Scoppia la rivolta tra le popolazioni indigene del Messico contro il progetto di una mostruosa ferrovia lunga mille e cinquecento chilometri che intende collegare il sud all’est del paese abbattendo migliaia di ettari di foreste. Un insensato sogno di gloria del presidente Obrador. La necessità di richiamare alla lotta il Subcomandante Marcos. Il caso del Far West e l’impareggiabile lezione impartita dall’ex presidente dell’autostrada Serenissima.

Il Lunedì

È la stampa bellezza

E tu non ci puoi fare niente

Roberto Bianchin

La progressiva scomparsa dei giornali di carta sembra non interessare (quasi) a nessuno. Ma è solo un momento di passaggio: da un mondo di carta a un mondo digitale. L’informazione di qualità non scomparirà. L’esempio virtuoso arriva dalla Francia, dove l’autorevole quotidiano Le Monde punta a un obiettivo clamoroso: un milione di abbonati digitali (ne ha già mezzo) per vivere ricchi e felici. «Sarà una rivoluzione – dice il direttore Jérome Fenoglio – con i ricavi molto più stabili e meno esposti ai rischi della pubblicità».

Il Lunedì

25 uomini nudi in una stanza

Cavoletti di Bruxelles

Roberto Bianchin

Che cosa ci fanno venticinque uomini nudi in una stanza? Ecco il quiz della settimana. Ventisei possibili risposte (una in più degli uomini nudi). Scegliete quella che ritenete sia quella giusta. Ad ogni risposta è abbinato un punteggio. I primi venticinque lettori che otterranno il punteggio più alto riceveranno in omaggio da David Manzheley, l’organizzatore del festino gay di Bruxelles, un invito esclusivo, firmato personalmente da lui, per il prossimo evento. C’è già la data.

Il Lunedì

Pulizia in polizia

Francia violenta

Roberto Bianchin

Il governo francese, incapace di combattere un terrorismo sempre più aggressivo, e di mettere un freno alle violenze di strada, sempre più diffuse, non ha trovato di meglio che varare una legge sulla sicurezza globale che prevede, tra gli altri provvedimenti,  che diventi un reato riprendere con fotografie e filmati gli agenti di polizia in servizio mostrando i loro volti mentre sono in azione. Un freno insopportabile alla libertà di stampa. E un’aberrazione che copre le violenze, sempre più ricorrenti, della polizia. 

Il Lunedì

Non voglio più fare il boy scout

America molesta

Roberto Bianchin

Ci sono più pedofili nei boy scout che nella Chiesa. Incredibile ma vero. Contro la storica associazione dei Boy Scout of America, cento e dieci anni di vita, più di due milioni di iscritti nel mondo tra i cinque e i ventuno anni, sono state presentate 81.500 denunce penali  per abusi sessuali contro giovani e giovanissimi boy scout da parte dei loro istruttori adulti. Ora pensano di aprire le porte dell’associazione anche a bambine, gay e trans. Meglio chiuderla subito.

Il Lunedì

Su il sipario

Obbligo di cultura in tivù

Roberto Bianchin

Non è concepibile, in un Paese civile, che lo spettacolo del calcio continui ad andare avanti, sia pure a porte chiuse, senza spettatori, e solo in televisione, mentre tutti gli altri spettacoli, che sono cultura anche più del calcio, no. Stadi comunque aperti e teatri e circhi comunque chiusi sono un paradosso. Se esistesse un ministro della cultura, lo Stato si farebbe carico di riservare allo spettacolo dal vivo almeno lo stesso trattamento dello spettacolo del calcio, finanziandolo per farlo continuare a vivere, per adesso, almeno in tivù. 

Il Lunedì

Zio Pisolo

Sogni americani

Roberto Bianchin

Non era affatto scontato. Donald Trump ha preso più voti di quattro anni fa. Joe Biden, a dispetto del suo scarso fascino, è stato il presidente democratico più votato della storia dell’America, e insieme a Kamala Harris, la prima donna (e donna non bianca) vicepresidente, ha compiuto una vera e propria impresa. Basta e avanza. Ora gli viene chiesto soltanto di far tornare il Paese alla normalità. Dentro e fuori gli States. Una quieta e noiosa normalità. Sempre meglio lo Zio Pisolo dello Zio Matto. Melania, addio.

Il Lunedì

Douce France

Macron, un Presidente sotto choc

Roberto Bianchin

Nessun Paese al mondo è stato soggetto ad attacchi concentrici più devastanti, su vari fronti, come la Francia in questi ultimi tempi. Dalla rabbia dei gilet gialli alla furia del terrorismo islamico, fino all’esplosione del coronavirus. Un uragano di disgrazie difficile da reggere per qualsiasi governo. Il Presidente Macron ha mostrato fierezza, orgoglio e dignità nei modi, ma non è stato in grado di risolvere nemmeno uno dei gravi problemi sul tappeto. È apparso smarrito, incerto, confuso e contraddittorio. E ha commesso anche qualche grave errore.

Il Lunedì