Ha debuttato a Roma con successo (e in maggio e giugno sarà a Milano) lo spettacolo del Cirque du Soleil «Kurios, le cabinet des curiosités», che ha nove anni di vita ma non era mai approdato in Italia. Dopo le delusioni degli ultimi anni del gigante canadese, ecco finalmente uno spettacolo fresco e scoppiettante, in una magica atmosfera vintage, con macchine stravaganti e un cast di ottimi artisti. Una creazione unica e originale, piena di idee e di trovate, dove tutto è perfetto, dalle performances ai costumi alla musica.
Troppi calciatori stranieri (343, il 62 per cento del totale) nel massimo campionato italiano di calcio. Un affare per le società che li comperano per pochi denari sperando di rivenderli a caro prezzo. Ma un problema per la crescita del calcio italiano perché tolgono pane e aria ai giovani talenti e svuotano la Nazionale che non per caso è stata esclusa dalle ultime due edizioni dei mondiali. 28 casi di squadre italiane che hanno schierato undici giocatori stranieri. Ultima vergogna, il Milan. Ma il primato spetta all’Udinese.
Trentamila spettatori in una settimana al festival del circo diretto da Genìs Matabosch, che si conferma uno dei migliori del pianeta. In un’edizione, l’undicesima, di altissimo livello, che presenta solo numeri mai visti in Europa, arrivano all’oro due numeri di volanti: le stupefacenti cinghie aeree del Duo Disar dall’Uzbekistan, e gli straordinari trapezisti messicani Caballero, capaci di infilare il quadruplo salto mortale come bere un bicchier d’acqua, con tre diversi artisti della troupe. Tra i motivi del successo, l’altissima qualità dei numeri proposti, la velocità dello spettacolo, una regia perfetta, un’orchestra potente e una conduzione impeccabile.
Per scelta o per necessità, anche i circhi italiani cominciano a capire che è ora di cambiare. Con o senza animali. Di evolversi. E di migliorare spettacoli spesso mediocri. Il caso (positivo) del Circus Atmosphere di Franco Vassallo. Uno spettacolo diverso che tenta, pur con qualche inciampo, di battere strade nuove, dove gli animali sono sostituiti da ologrammi, seguendo una nuova moda (discutibile, che non aggiunge molto allo spettacolo), dettata dal celebre circo tedesco Roncalli di quel geniale innovatore che è stato Bernhard Paul.
Prima vennero i teatri, nelle cui eleganti platee d’Europa si esibivano anche i cavalli in competizioni di alta scuola. Poi gli spettacoli di arti circensi cominciarono a viaggiare per il mondo, sotto chapiteaux sempre più grandi. Quindi vennero le piazze, le strade, gli auditorium, i palasport e persino i palazzi. E’ variopinta e mutevole, quanto affascinante, la geografia degli spettacoli circensi. Il critico circense Armando Talas, una delle penne più acuminate di Circus News, analizza il fenomeno in questo articolo per Il Ridotto, prendendo lo spunto dal convegno «Fra circo e teatro» che si è tenuto al Teatro Gerolamo di Milano nell’ambito dell’evento «CircoTeatro Ambrosiano» ideato da Roberto Bianchin e Paride Orfei.
Paride Orfei, celebre artista di circo, appartenente a una dinastia che ha segnato la storia dello spettacolo italiano, ha scritto un libro, intitolato semplicemente «Storie» (curato da Sandro Ravagnani, edizioni Circo dei Sogni, disponibile su Amazon), ricco di fotografie rare, in cui si racconta e parla della sua famiglia, rivelando per la prima volta aneddoti e particolari inediti. Dagli elefanti ai cavalli all’avventura della scuola di circo. Accompagna il libro un nuovo disco dallo stesso titolo (Paride è anche musicista e cantante), pubblicato da World Business Entertainment. Pubblichiamo, per gentile concessione dell’editore, la prefazione al volume scritta da Roberto Bianchin.
Dall'Archivio de Il Ridotto
Se le vostre menti non ne possono più di ritornelli da quindici secondi reiterati fino a diventare un pezzo di tre minuti e mezzo (tipo Adele, per dirne una) dovete provare i Black Pumas. Canzoni originali e riproposizioni di grandi successi suonate e cantate benissimo (e registrate ancora meglio). State attenti, perché danno assuefazione.
«Al Salieri Circus si sarebbe trovata come a casa». Per ciò Antonio Giarola, regista e ideatore del nuovo e innovativo festival circense, ha dedicato la rassegna ad Alessandra Galante Garrone, pioniera del circo contemporaneo in Italia.
Il successo mediatico della serie Netflix La regina degli scacchi (ma il titolo originale The Queen’s Gambit è meglio) ha fatto tornare di moda l’antico e bellissimo gioco degli scacchi, alquanto negletto negli ultimi decenni dementi. Se ne sono sorpresi con estremo piacere anche gli appassionati italiani, abituati ingiustamente all’ombra mediatica in cui il gioco è odiernamente scivolato dai fasti di un tempo. Pubblichiamo l’editoriale di dicembre della rivista Torre e Cavallo, Scacco! che potete trovare online.
Per il settantacinquesimo compleanno del più figo dei cantanti britannici, ecco il video (1973) del brano d’apertura del primo disco con i Roxy Music, una cover strepitosa di A Hard Rain’s a - Gonna Fall di Bob Dylan (molto meglio dell’originale).
Carington Bowles, che operava a Londra, al numero 69 del Cimitero di Saint Paul, aveva una solida attività nella pubblicazione di mappe con il retro di stoffa, colorate a mano. Un giorno fu avvicinato da un insegnante di geografia e matematica di nome John Jeffreys, con una proposta.