25 uomini nudi in una stanza

Cavoletti di Bruxelles

Che cosa ci fanno venticinque uomini nudi in una stanza? Ecco il quiz della settimana. Ventisei possibili risposte (una in più degli uomini nudi). Scegliete quella che ritenete sia quella giusta. Ad ogni risposta è abbinato un punteggio. I primi venticinque lettori che otterranno il punteggio più alto riceveranno in omaggio da David Manzheley, l’organizzatore del festino gay di Bruxelles, un invito esclusivo, firmato personalmente da lui, per il prossimo evento. C’è già la data.

Che cosa ci fanno venticinque uomini nudi in una stanza?

  1. Un seminario di filosofia teoretica

  2. Le prove del lago dei cigni

  3. Guardano un film di Stanlio e Ollio

  4. Si annusano le ascelle

  5. Stirano

  6. Cuciono

  7. Si dipingono le unghie dei piedi

  8. Si depilano

  9. Fanno una sessione di pilates

  10. Un corso di arti marziali

  11. Una lezione di aramaico

  12. Leggono Pinocchio ad alta voce (un capitolo a testa)

  13. Sbucciano piselli

  14. Provano i nuovi boxer di Dolce e Gabbana

  15. Stanno per rimettere in scena il musical Priscilla

  16. Organizzano un corteo omofobo

  17. Fanno il trenino

  18. Pelano cipolle

  19. Dipingono paesaggi con nature morte

  20. Sognano la California

  21. Si esercitano al flauto traverso

  22. Sperimentano i nuovi vaccini

  23. Cantano a cappella

  24. Recitano poesie di Garcia Lorca

  25. Fanno le pulizie di Capodanno

  26. Altro

Cosa ci fanno venticinque uomini nudi in una stanza? La domanda sorge spontanea dopo il fatterello accaduto in un localino di Bruxelles dove sono stati sorpresi a dilettarsi piacevolmente tra di loro, in una festina gay, alcuni illustri esponenti politici europei, tra i quali uno che è scappato calandosi dalla grondaia e facendosi pure del male: l’eurodeputato ungherese Jozsef Szàjer, fedelissimo del temutissimo premier Orbàn, che guida un governo bigotto, clericale e sovranista, il più omofobo d’Europa, quello che ha pronta una legge per vietare, nel suo fulgido Paese, tutte le manifestazioni, marce, cortei, eventi, delle organizzazioni omosessuali. In perfetta coerenza: vieta le manifestazioni pubbliche, mica i festini privati.

Lo stesso Szàjer, che «si è sempre battuto per la difesa dei valori cristiani», ha avuto anche «un ruolo decisivo – secondo Wikipedia – nella riscrittura della costituzione ungherese, che ha introdotto il divieto costituzionale di matrimonio tra persone dello stesso sesso». Magistrale coerenza, anche qui: ha vietato di sposarsi, mica di fare sesso. Difatti, l’orgia gay organizzata da un giovanottone del posto, tale David Manzheley, pullulava, secondo quanto lo stesso ragazzotto ha raccontato, di esponenti politici di alto livello, con incarichi importanti nei parlamenti e nei governi di una decina di Paesi europei: ungheresi e polacchi soprattutto (ma come mai? che sia per via del clima?), ma anche francesi, belgi, olandesi, svizzeri, ucraini, lussemburghesi. E tra questi, oltre a Szàjer, ben una decina di esponenti del partito di Orbàn, che si chiama Fidesz. Non ha citato italiani. Strano.

Affari loro, in ogni caso. Ognuno è libero di andare a letto con chi gli pare. I vizi privati sono sempre legittimi. Ma cominciano a non esserlo più quando ficchi il naso nei letti degli altri, quando fai le leggi omofobe e le crociate contro i vizi e i diritti degli altri. Allora no. Allora lo sputtanamento è non solo legittimo ma doveroso. Allegro Szàjer, con quella faccia da furetto piuttosto furbetto e quella barbetta da Landru. Non c’è niente di male se hai scoperto a quasi sessant’anni che ti piacciono gli uomini (sei in affollata compagnia), anche se hai una moglie – di sesso femminile, pare  e un paio di figli. A proposito, cosa avrai detto a tua moglie? Immagino che ti abbia chiesto qualcosa, che so, una spiegazione. Come ti sarai giustificato? Che Bruxelles ti annoia da morire, che con il lockdown tutti i locali sono chiusi e non c’è niente da fare, che viene buio presto e le notti sono lunghe e fredde. Oppure che dovevi andare dal dentista e hai sbagliato a suonare il campanello. O che un collega di partito ti ha invitato a una festa ma tu non sapevi che tipo di festa era. Oppure che sì lo sapevi ma ci sei andato per curiosità. Per vedere cosa fanno venticinque uomini nudi in una stanza. Per poterli offendere e condannare meglio? O le confesserai finalmente che ti sono sempre piaciuti gli uomini e ti sei sposato con lei solo per allegria?

Stai sereno Szàjer, non sei l’unico, siete in tanti così. E per una volta ci hai fatto divertire. Credo sia l’unica volta in cui il tuo orribile partito e il tuo orribile governo ci hanno strappato un sorriso. Quanto alle ipotetiche risposte alla domanda cruciale riportate all’inizio, è doveroso rendere noto che non si tratta solo di un ameno passatempo, ma di un quiz in piena regola riservato ai lettori: ad ogni risposta corrisponde un punteggio, chi otterrà quello più alto vincerà un invito esclusivo firmato da David Manzheley in persona, per la prossima festina gay. Ma affrettatevi, i posti sono limitati. Solo venticinque. Altro che uno alla volta.

LA PAGELLA


Jozsef Szàjer. Voto: 4 (per aver tentato di scappare dalla festina per non farsi sorprendere, non per esserci andato)

David Manzheley. Voto: 4 (per aver fatto la festina in pieno lockdown, non per averla organizzata).

Viktor Mihàly Orbàn. Voto: 4 (non c’è bisogno di spiegare)

Fidesz (Unione Civica Ungherese). Voto: 4 (idem come sopra)

Governo dell’Ungheria. Voto: 4 (idem come sopra)

25 uomini nudi in una stanza