Parliamone sabato
No, non parliamone più
Il programmino della pimpante Paola Perego
Molti applausi bipartisan per la decisione della Rai di sopprimere la trasmissione in cui si parlava delle virtù (alcune nascoste) delle donne straniere che sembrano in cima, per svariati motivi, alle preferenze dei maschi italiani. In realtà il programma andava chiuso in forza della sua inutilità più che per il fatto che si occupava di donne, tema abitualmente trattato in tutti i peggiori bar del Belpaese. Parlare di donne, anche in toni scherzosi, non può essere un reato.
E’ molto divertente, nonché assai istruttivo, nell’Italietta che non ha niente da fare, o che non ha di meglio da fare, che si continui a blaterare, anche con toni virilmente accesi e talora indispettiti, di un fatterello accaduto sugli schermi della nostra televisione di Stato e di servizio pubblico chiamata Rai radiotelevisione italiana.
Stiamo parlando della chiusura, molto autorevolmente decisa dal molto poco autorevole direttore generale dell’azienda Antonio Campo Dall’Orto, del quale normalmente rammentiamo unicamente l’artistica acconciatura, di una rubrichina piuttosto insapore, della quale francamente non ricordiamo nulla, intitolata “Parliamone sabato” e inscatolata nel programmone tritatutto de “La vita in diretta”.
Motivo dell’inconsueta (per l’azienda) decisione, l’ardire della cinguettante conduttrice Paola Perego, già nota alle cronache mondane, di intavolare una pregiata discussione, con ospiti ragguardevoli, su un tema di struggente attualità, al seguito di relativo servizio filmato, quale “La minaccia arriva dall’est”.
Tema scottante indubiamente, inteso non tanto come spauracchio terroristico o pericolo bellico, quanto come “Gli uomini preferiscono le straniere” (ah, adesso ho capito). Ma le preferiscono perché “ruba mariti” o perché “mogli perfette”?
Dilemma inquietante, questo, ancor prima che affascinante, e che a prima vista non appare certo di agevole soluzione. Tema comunque senz’altro meritevole di venire approfondito nei suoi vari e pure contrastanti aspetti, senza alcuna tabu né pruderie. Tantomeno spocchia intellettuale o volgarità da camionista.
Comunque, bene ha fatto mamma Rai, anzi benissimo, a cancellare quel programmino. A prescindere da quel che si discute adesso all’infinito, se cioè la colpa fosse della conduttrice o non piuttosto del responsabile del programma, del capostruttura, del direttore di rete, del consiglio di amministrazione, del presidente dell’azienda, dell’usciere di Viale Mazzini o del portinaio di Saxa Rubra. Chissenefrega di chi ha deciso di dedicare un insulso pomeriggio di vita a un argomento così pregnante.
Bene ha fatto la Rai, si diceva, a sopprimere “Parliamone sabato”. Non tanto perché parlare di donne straniere sia offensivo (e perché mai dovrebbe esserlo?) o sia più stupido di tanti altri stupidi argomenti che affollano tanti altri stupidissimi programmi di centinaia di stupidissimi canali. Quanto perché si trattava, a prescindere dal temino trattato, di un programmino assolutamente inutile. Che non c’era alcuna ragione per mandare in onda. Né ieri né oggi né mai.
E sulla cui soppressione o sopravvivenza non varrebbe nemmeno la pena di spendere una parola o una riga. Difatti chiudiamo subito.
LA PAGELLA
Parliamone sabato: voto 4
Paolo Perego: voto 4
Antonio Campo Dall’Orto: voto 4
Rai: voto 4