Festival Baffo
tutta al femminile
la poesia erotica
L’eros batte il coronavirus
Grande successo, a dispetto del panico da virus, della ventottesima edizione del Festival Internazionale di Poesia Erotica «Baffo-Zancopè», vietato ai minori, che al teatro A L’Avogaria ha chiuso le manifestazioni del Carnevale di Venezia. Sedici i poeti in concorso provenienti da diverse città, nessuna censura sulle composizioni presentate, due donne fra i cinque premiati, premi speciali alla memoria del grande poeta Mario Stefani e della Regina delle Cortigiane, Contessa Mafalda Malpighi. Il primo premio assegnato a una poetessa, Numa Echos, con la sua appassionata composizione «Ferocia focale». Provocante il cabaret antiburlesque delle Grisettone, travolgente la resurrezione erotica del sommo poeta Zorzi Alvise Baffo.
VENEZIA — Con la preveggenza e la previdenza che la contraddistinguono, l’associazione culturale Compagnia de Calza «I Antichi», gruppo storico del Carnevale di Venezia, in collaborazione con il Teatro A L’Avogaria e con la sponsorizzazione di Bottega spa, ha dato vita, sabato 22 febbraio, all’ultimo vero evento della kermesse 2020, chiusa pavidamente in anticipo di due giorni. In un teatro gremito a dispetto dell’isteria, sedici poeti si sono alternati sul palcoscenico del delizioso teatro storico veneziano, nella ventottesima edizione del Festival Internazionale di Poesia Erotica “Baffo-Zancopè”, che vanta il maggior numero di imitazioni, tutte estinte.
Travolgente ed erubescente successo del cabaret anti-burlesque delle Grisettone (Maria Cristina Cataldo, Luisella Battagliarin, Lucia Santi, Federica Zagatti Wolf-Ferrari), e degli spot erotici della Grappa Alexander e del Prosecco Bottega a cura di Mistress Santini (accessori Corsetteria Erotica di Nicoletta Lucerna). Ha condotto brillantemente la serata l’esuberante Prior Grando de I Antichi Colo de Fero, che ha curato anche la regia teatrale dello spettacolo, mentre il patron de L’Avogaria Stefano Poli ha guidato personalmente la regia dei suoni e delle luci, e l’impenitente Bob R. White, Priore Onorario de I Antichi, fondatore e direttore artistico del Festival, ha fatto argutamente rivivere, come fa ormai da ventotto anni, l’indomito spiritaccio di Zorzi Alvise Baffo.
Questi i premiati. Primo premio: Numa Echos con l’appassionata rovente «Ferocia focale»; secondo premio: Edohard da Verona con la conversione conventuale «Fracasso»; terzo premio: Bonobo con «Il punto G – Dai, dai, vegno anca mi!» omaggio all’indomito esploratore dottor Ernst Grafenberg. Premio speciale della Giuria dedicato alla Contessa Mafalda Malpighi Regina delle Cortigiane di Venezia: Mandolina con «Vedova Allegra». Premio speciale della Giuria dedicato al poeta veneziano Mario Stefani: A.C. Whistle per il dubbio aretiniano «Seni galleggianti».
«Un’altra gioiosa beffa de I Antichi alla faccia dell’organizzazione del carnevale ufficiale: negli ultimi vent’anni il Festival si teneva Martedì Grasso — commenta il Prior Grando Luca Colferai — quest’anno, di concerto con Stefano Poli, direttore dell’Avogaria, a cui siamo particolarmente grati, abbiamo deciso di tornare alla formula originaria del sabato sera. Così tutti: poeti, artisti, spettatori e Compagni de Calza, possono affermare con orgoglio e soddisfazione di aver creato l’unico ultimo vero evento del Carnevale di Venezia 2020».
Tutte le poesie verranno prossimamente pubblicate in formato elettronico da I Antichi Editori, per iscritto e in video. Il Festival, che dato il suo contenuto è da sempre vietato ai minori, è organizzato in piena e totale autonomia dalla Compagnia de Calza, ed è intitolato alla memoria del sommo poeta licenzioso del Settecento Zorzi Alvise Baffo, e a quella del fondatore della Compagnia Paolo Emanuele Zancopè, che vissero e operarono entrambi in campo San Maurizio dove la Compagnia ha la sua sede storica e dove una lapide posta dagli Antichi sulla casa dove Baffo ha vissuto, Palazzo Bellavite, ricorda le imprese del grande poeta che, come scrisse Guillaume Apollinaire, cantò l’amore “con la massima libertà e con grandiosità di linguaggio”. La manifestazione è aperta a tutti coloro, poeti celebrati e sconosciuti, che tengono le loro composizioni erotiche nascoste nei cassetti, senza distinzione di età, di sesso, di nazionalità e di religione. E le iscrizioni sono da sempre gratuite dal momento che la manifestazione non ha alcuno scopo di lucro, ma solo di piacevole divertimento letterario.
Gli organizzatori fanno anche sapere, con un certo orgoglio, che sulle composizioni in concorso non viene mai praticata alcuna selezione né alcuna forma di censura. Chiunque può partecipare con qualsiasi composizione di qualsiasi tenore. Unica condizione, è che gli autori debbano obbligatoriamente presenziare al concorso e leggere personalmente la propria composizione dal palcoscenico. Il Festival precisa inoltre –sempre con molto orgoglio- di non avere mai usufruito di alcun contributo pubblico, non tanto perché non sia stato concesso, quanto perché non è nemmeno mai stato richiesto. E, in ogni caso, “sarebbe stato rifiutato”. Proprio burloni incorreggibili, questi Antichi.