Doppio premio
per I Antichi Editori
A Rovigo per il concorso dedicato a Gian Antonio Cibotto
Grande soddisfazione per I Antichi alla prima edizione del concorso letterario internazionale «Gian Antonio Cibotto», organizzato a Rovigo. Premiati: Roberto Bianchin, con «Il padrone delle nuvole» (premio speciale «Renato Dall’Ara»); e Giorgio Bertolizio con «Con i Dogi a spasso per Venezia» (secondo posto della sezione saggistica). La cerimonia del premio ideato e condotto dalla scrittrice Angioletta Masiero al Ridotto del Teatro Sociale, affollatissimo. A Boris Pahor la presidenza onoraria della giuria dei letterati. Preziose sculture in vetro ai premiati.
La prima edizione del premio intitolato a Gian Antonio Cibotto, poliedrico autore scomparso nell’agosto del 2017 a novantadue anni, ha visto la partecipazione di oltre millecinquecento titoli, divisi nelle sezioni poesia, narrativa, saggistica, e poesia inedita in lingua italiana o in dialetto del triveneto. Perfettamente organizzato dall’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare sezione di Rovigo, è stato diretto e presentato con emozionante bravura da Angioletta Masiero, poeta e scrittrice, nell’affollatissimo Ridotto del Teatro Sociale del capoluogo polesano, nella mattinata di domenica 27 maggio 2018.
Il premio speciale intitolato a Renato Dall’Ara, regista amico di scuola di Cibotto e autore della riduzione cinematografica di «Scano Boa», è stato assegnato a «Il padrone delle nuvole» di Roberto Bianchin, pubblicato da I Antichi Editori nel dicembre dell’anno scorso (in formato elettronico e cartaceo). Un giallo ambientato a Cortina: la storia di un venditore di palloncini ingiustamente accusato dell’omicidio di un potente, e malvagio, politico. «Con scanzonata maestria l’impareggiabile Bianchin mescola cronaca e fantasia, persone realmente esistenti o esistite e personaggi di fantasia, storia e racconto in un romanzo nero di irresistibile lettura».
Il secondo premio della sezione saggistica è andato invece alla monumentale e brillante biografia multipla, nonché guida storica e urbana, «A spasso per Venezia con i dogi» di Giorgio Bertolizio, che racconta le centoventi vite dei dogi della Serenissima attraverso percorsi cittadini e storici, con impareggiabile ironia. L’opera, in due volumi riccamente illustrati e con mappe parlanti, è stata pubblicata, sempre alla fine dello scorso anno, da I Antichi Editori solo su carta. «I dogi furono l’emblema del mito di Venezia, la sua autentica bandiera vivente. Furono però un vessillo e non una foglia di fico. Mentre è relativamente semplice rileggere la loro storia attraverso le lenti del presente, rivedere mentalmente la Venezia delle diverse epoche richiede parecchio impegno e tempo. Questo libro suggerisce inconsueti percorsi attraverso centoventi biografie, mille anni di accadimenti e innumerevoli luoghi, tutti narrati con ironica avvedutezza».
Gli autori premiati:
ROBERTO BIANCHIN è scrittore, giornalista, musicista e saltimbanco; per venticinque anni inviato speciale del quotidiano La Repubblica. Ha pubbli- cato i romanzi Niente rumba stanotte (2002), Albascura (1998), Acqua Granda (1996, 2006); le antologie Non ricordo più nulla (2009), Il mistero della diga lunata (2007), I palloncini di Mariasmeralda (2002); i saggi Kociss, passione e morte dell’ultimo bandito veneziano (2013), Punturine, il meglio del meglio di una rubrica di culto (2013), Punturine 2 la vendetta (2015), La Resa (1997), le raccolte di liriche Calìgo (1995), I Nuovi Baffi (1993). È direttore editoriale della rivista di attualità culturali Il Ridotto. È stato direttore artistico dello storico Teatro Gerolamo di Milano.
GIORGIO BERTOLIZIO, nato a Trieste nel 1936, già primario anestesista rianimatore, è stato per oltre vent’anni Segretario nazionale dell’Associazione Nazionale Primari Ospedalieri. Si dedica alla saggistica con la speranza di non annoiare i lettori, ma con la certezza di essere giudicato dagli studiosi un fastidioso moscone. Nelle sue opere racconta il lato umano, troppo spesso ignorato, dei grandi personaggi dei secoli passati. Con «Voltaire. Vita intima di un mito» (Mursia Editore) per la saggistica inedita si è classificato al primo posto nel Premio letterario Città di Castello, ha ottenuto il premio speciale della giuria nel Premio Città di Pontremoli e si è classificato al secondo posto nel Premio letterario Scriviamo Insieme. Con il medesimo scritto, per la saggistica edita, ha ottenuto il primo premio nel Concorso internazionale Locanda del Doge. Per I Antichi Editori ha pubblicato «La santa protettrice delle femministe — Il mistero di un mito» (2017).
L’editore:
I Antichi Editori pubblicano (e ripubblicano) libri elettronici inutili, stravaganti e deliziosi, rivolti ad un pubblico di adulti colti di tutte le età, di tutte le idee, di tutti i sessi; opere prime ultime e di mezzo di autori veneziani (di garbo) e foresti (de sesto). Sono libri divertenti e anche intelligenti, che non trovate dalle altre parti.
«La nostra è una battaglia di retroguardia — spiegano all’unisono il direttore editoriale Roberto Bianchin e il presidente (Prior Grando de I Antichi) Luca Colferai — per una visione libera e cosmopolita, aperta al futuro ma saldamente basata sul passato, della cultura veneziana nel mondo; che guarda indietro ma soprattutto avanti».