Nello scrigno del Gerolamo

torna il circo a teatro

Dopo il successo della prima edizione

Lo spettacolo ideato da Roberto Bianchin per la regia di Paride Orfei tornerà in scena al Teatro Gerolamo di Milano con più repliche e molte novità. Nel frattempo, chi lo avesse perso può rivederlo sabato 15 aprile, nell’ambito della Giornata Mondiale del Circo, sul grande schermo della scuola di arti circensi «Piccolo Circo dei Sogni» di Peschiera Borromeo, in un video del regista Piero Fontana. Pubblichiamo nell’occasione la recensione dello spettacolo scritta per «Il Ridotto» da una delle firme più prestigiose della Rai, quella di Curzio Pettenò, giornalista, inviato speciale, critico circense tra i più avveduti.  

MILANO — Il circo a teatro, come una volta. Dopo il successo della prima edizione, andata in scena per il Carnevale Ambrosiano con sei repliche, tutte esaurite,  la Direzione del Teatro Gerolamo di Milano ha già deciso che il prossimo anno, sempre a febbraio, tornerà il CircoTeatro Ambrosiano, il “Circo prima del Circo”,  nella cornice dello splendido gioiellino teatrale ottocentesco di piazza Beccaria.

Nel frattempo, la proiezione della registrazione video dello spettacolo, e del video storico che accompagnava la mostra sulla famiglia di Nando Orfei,  realizzati dal regista Piero Fontana, verranno presentati sabato 15 aprile (proiezioni alle 16, 17 e 18.30), sotto il tendone negli spazi dell’Accademia del Piccolo Circo dei Sogni a Peschiera Borromeo, per festeggiare anche così la tredicesima edizione della Giornata mondiale del Circo.

La platea del Teatro Girolamo, tolte le poltroncine, è diventata una pista dove si sono esibiti vari artisti, acrobati, giocolieri, contorsionisti, clown. Per i numeri aerei è stata montata una struttura, tanto che il pubblico, dai palchetti del teatro, ha potuto seguire da una distanza ravvicinata, alla stessa altezza degli artisti, gli esercizi al trapezio o ai tessuti aerei. Lo spettacolo è stato ideato e creato dal direttore artistico Roberto Bianchin che con costumi d’epoca ne è stato anche il presentatore assieme a Paride Orfei, scherzosamente definito il “domatore di uomini”.

Alcuni giovani, allievi dell’Accademia del piccolo circo dei sogni che Orfei gestisce a Peschiera Borromeo, si sono esibiti nello spettacolo di Milano, assieme ad altri ottimi artisti circensi, tra cui l’acrobata aerea Sneja Nedeva, l’antipodista Romy Meggiolaro, il giocoliere Sonny Caveagna. Bravissimi i due clown, molto diversi tra loro. L’esuberante ed esplosivo (in tutti i sensi all’interno di palloni gonfiati) Benjamin Delmas, francese, con alle spalle la ricca esperienza di teatro di strada, ben evidente nel suo continuo e contagioso coinvolgimento del pubblico. E poi invece di tutt’altra impronta il poetico ed emozionante Paolo Casanova, in arte Carillon, con i suoi fantasiosi costumi, pieni di marchingegni. Lui da anni è tra i protagonisti del tedesco Circus Theater Roncalli, e forse prossimamente sarà possibile ammirarlo in uno show tutto suo nei teatri italiani.

Scroscianti gli applausi con tanto di standing ovation finale, a salutare il successo della prima edizione dello spettacolo del Circo Teatro Ambrosiano. Tra le idee per il 2024 anche quella, di assicurarne molte più repliche e magari come già avvenuto lo scorso febbraio, anche un contorno ancora più ricco di incontri, convegni e mostre. L’obiettivo  è quello di riflettere sul circo di ieri, di oggi e di domani, con le possibili e diverse evoluzioni già in corso.

La nostalgia del periodo di maggior successo del circo italiano è stata documentata con la mostra dedicata a Nando Orfei. Esposti nelle sale del teatro i manifesti, le foto e i costumi. Materiale prezioso, costudito con molta cura dalla moglie di Nando e mamma di Paride, Anita Gambarutti Orfei. Una vita per il circo la sua, dove è stata equilibrista, acrobata aerea, anche domatrice. Durante la penultima serata del Circo Teatro Ambrosiano proprio alla signora Anita Gambarutti Orfei è stata consegnata la targa e il premio alla carriera.

Il figlio Paride ha invece presentato il libro autobiografico che riassume i suoi cinquant’anni di vita nel circo, ma anche le passioni musicali racchiuse in un nuovo disco. Storie di un mondo circense fiero del suo passato, ma che non puó certo esimersi dal riflettere sulle difficoltà del presente, con lo sguardo però sempre puntato al futuro. E questa è un po’ la traccia che ha segnato il successo della prima edizione del Circo Teatro Ambrosiano.

 

 

 

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