Smania di volare

Offerte particolari per viaggiatori in crisi d’astinenza

Per scongiurare la catastrofe per la forzata inattività causa pandemia, alcune compagnie aree stanno tentando nuove strade per restare in attività e soddisfare la richiesta di un pubblico di affezionati e irriducibili passeggeri, alcuni dei quali seriamente in crisi per la mancanza di voli. Voli andata e ritorno verso il nulla, giri turistici ad alta quota, partenza simulate, viaggi in realtà virtuale e menù d’aeroplano.

COSMOPOLI — «Sembra incredibile, ma è vero,» dice Gianni, pilota di linea, al telefono dall’hotel di Singapore in cui la compagnia per cui lavora lo ha destinato in vacanza ai domiciliari (il neologismo inglese per indicare le vacanze in contenimento totale è: staycation): «ci sono alcuni che non ce la fanno proprio più a non volare. Manager, professionisti, dirigenti, diplomatici, che prendevano un aereo a giorni alterni sono in vera crisi d’astinenza: sono disposti a qualsiasi cosa pur di prendere un aereo».

E proprio da Singapore, per soddisfare la domanda nascente e tentare di attenuare le perdite degli ultimi mesi, la compagnia di bandiera ha deciso di lanciare i voli da nessuna parte (flights to nowhere): voli della durata di tre ore circa, decollo e atterraggio nello stesso aeroporto di Changi. Dei voli panoramici, puramente turistici. Sempre meglio che niente.

Sarà necessario aspettare la fine di ottobre, secondo quanto riporta il quotidiano locale The Straits Times, uno dei più autorevoli giornali in inglese dell’Estremo Oriente. Ma secondo indiscrezioni potrebbero esserci anche voli più lunghi («di dieci ore addirittura» conferma Gianni) e persino crediti turistici elargiti dal governo per incrementare i viaggiatori circolari.

Forse l’effetto di novità e di pseudo-normalità durerà poco ma, secondo gli ideatori, se i viaggi da nessuna parte venissero abbinati a pernottamenti in hotel (sempre a Singapore), a viaggi accompagnati (di lusso) da e per l’aeroporto, e a giri di compere compulsive ai duty free (a prezzi accessibili, s’intende) il progetto potrebbe raggiungere il pareggio, tenendo in attività i dipendenti e in movimento gli aerei.

Il progetto ricalca i voli panoramici (con tutte le misure necessarie e posti ridotti a poco più di un terzo) di un’ora e mezza, in stile hawaiano, organizzati dalla All Nippon Airways (ANA) con soggiorno, partenza e arrivo nell’aeroporto di Narita, fuori Tokyo. L’aereo usato è il nuovissimo Flying Honu, un Airbus A380 (quadrimotore a doppio ponte, da più di ottocento posti in versione pre-covid) dalla gioiosa livrea azzurra ispirata alle tartarughe di mare hawaiane, che doveva portare entusiasti turisti giapponesi nel delizioso arcipelago di Honolulu, ma che ha sospeso i voli dal marzo scorso.

Sempre in Giappone, si può anche e minor prezzo provare il brivido della partenza (ma solo quella): «con le procedure d’imbarco come vere, attesa e controlli simulati, un caffè al bar, e imbarco; poi tutto al contrario» dice Gianni. Mentre la società di intrattenimento Tokyo First Airlines, offre viaggi in realtà virtuale: i viaggiatori restano fermi a terra in una finta cabina aerea, in posti di prima classe o di business class: vengono serviti pasti e bevande durante il volo, e dagli oblò si sbirciano viste esterne del volo, comprese le nuvole.

Per chi si accontenta del minimo: c’è l’idea della compagnia, economica, AirAsia. Mangiare in ristorante i piatti dell’aereo. Una proposta decisamente proustiana che si può, per ora, sperimentare nel ristorante Santan (è il marchio della compagnia) a Kuala Lumpur, in Malaysia, aperto già dagli inizi del dicembre scorso; si può anche ordinare il caffè (marchio T&CO) sempre di proprietà della stessa compagnia aerea. I piatti si possono ordinare su internet.

“Entro la fine dell’anno puntiamo ad aprire cinque ristoranti Santan di proprietà — dice Catherine Goh, direttore generale di Santan Restaurant e T&CO Cafe — e un centinaio di ristoranti e caffè in franchising in tutto il mondo nei prossimi cinque anni”.

Intanto, ancora in Giappone, se i piani sono stati rispettati, dovrebbe essere entrata in funzione la maniglia per aprire le porte delle toilette senza mani (con i gomiti, però) studiata e collaudata dai tecnici della All Nippon Airways a partire dalla metà del giugno scorso.

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