Un coordinamento contro la noia

Giovani (ma non solo) a Venezia: oltre lo spritz

Come impiegano il loro tempo libero i ragazzi nella nostra città? L’offerta rappresentata da attività e luoghi culturali e di ritrovo per preadolescenti e adolescenti studenti universitari, ma anche giovani professionisti è sufficientemente varia e presente?

La risposta purtroppo è no.

Nonostante un vivace tessuto associativo e di volontariato, non esiste un coordinamento da parte delle amministrazioni cittadine capace di mettere le associazioni in condizione di valorizzare e concretizzare in modo efficiente i loro sforzi e che sia in grado di instaurare un rapporto virtuoso di reciproca crescita. Oltre all’assenza di strutture capaci di mettere le associazioni in condizioni di lavorare bene e crescere attivamente, queste unioni spontanee sono spesso vittima di una burocrazia lacunosa, lenta e inadatta, incapace sia ad ascoltare che a relazionarsi con loro.

Eppure, i giovani ci sono e anche i non più “così giovani”.  Cittadini con voglia di fare, di divertirsi, di investire e di mettersi in gioco. Anche con la percezione frustrante di essere abbandonati a loro stessi.

La sfida è quella di renderli partecipi e proattivi, magari coinvolgendo ragazzi più grandi, mutando il modello in una rete partecipativa paritaria paritetica, che ha sempre mostrato la sua validità. Venezia si presenta un luogo perfettamente idoneo per ospitare attività culturali di ampia diffusione quali musica, sport, teatro, cinema e molte altre attività, occasioni di socialità e di crescita.

Un ricco tessuto sociale, favorisce gli incontri e le aggregazioni spontanee e virtuose aiutando a contrastare fenomeni preoccupanti soprattutto per i più giovani come l’uso di droghe, la nascita di baby gang della quale abbiamo avuto recenti e tristi esempi nei mesi passati e l’abuso di alcool.

Un aumento degli spazi fisici a loro a disposizione, in primis quelli di proprietà comunale, che si degradano rimanendo sfitti, vuoti e inaccessibili e un agevolazione delle attività nei luoghi pubblici all’aperto non può che portare un miglioramento rapido e sostanziale per le categorie discusse. Proposte di accordi specifici con associazioni e gruppi per restauri minori e manutenzione in cambio di copertura assicurativa e sostegno sotto forma di concessione gratuita.

Il mio impegno e il mio interesse si rivolgono anche al recupero di iniziative che nel passato hanno egregiamente funzionato e lasciato segni virtuosi nel tessuto sociale, quali Venezia Suona ed Electric City che, oltre ad aiutare le band locali ad emergere e farsi conoscere, aiutavano i ristoratori a sostenersi grazie alla numerosa partecipazione di cittadini e turisti.

Attraverso la valorizzazione strutturale della cultura è possibile vivacizzare i vari sestieri, i vari quartieri e parchi cittadini, con una programmazione unica e strutturata e attività suddivise per le varie fasce d’età, per fasce orarie e fasce d’interesse.

 Le idee ci sono, ora sta alla politica e all’amministrazione rendere possibili e lanciare le nuove proposte per attivare percorsi positivi di crescita per la città di Venezia.

 

Zanzorzi Zancopè è candidato come consigliere municipale e  comunale nel Partito Socialista Italiano per la lista Venezia è Tua che sostiene il candidato di centro-sinistra Pier Paolo Baretta.

 

Un coordinamento contro la noia