Un tremendo uomo che ride

Joker alla riscossa

Nella Gotham City degli anni Ottanta Arthur Fleck, attore fallito, un uomo profondamente disturbato a cui la vita ha sempre riservato sofferenze, cade sempre di più nei meandri della sua mente finché riesce a trovare e ad esprimere il vero sé stesso, divenendo il clown più famoso della storia.

Quando qualche anno fa, durante la 76esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, venne presentato il Joker di Todd Philips fu come un fulmine a ciel sereno. I motivi di tale stupore furono molteplici: per la prima volta nella storia della prestigiosa rassegna dedicata alla settima arte partecipava (e vinceva) un cinecomic. E non un cinecomic qualsiasi, ma il primo film interamente dedicato all’artista dell’omicidio, il villain per antonomasia, la nemesi del paladino di Gotham, Joker appunto.
    
Questa pellicola è stata, ed è tutt’ora, al centro di molte polemiche, fondate o meno che siano, ma andiamo con ordine. Partiamo col regista del film, Todd Philips. Prima di Joker i suoi film più celebri sono stati il lungometraggio reboot della storica serie di Starsky & Hutch e la trilogia di Una notte di leoni. Questo fatto aveva fatto storcere il naso a molti fan del temibile clown, i quali temevano che il film non avrebbe superato le aspettative, ma alla fine non sono stati certo delusi e Todd Phillips si è rivelato un regista, e sceneggiatore, più interessante di quel che si potesse pensare.
    
Altro fatto di rilievo è che Phillips ha reso il film accessibile anche a coloro che non sono appassionati dell’Universo DC (di cui il Joker fa parte) anche se ha disseminato piccole citazioni e dettagli che solo i fan più accaniti possono cogliere, come nomi di personaggi secondari, luoghi ed eventi presenti solamente nei fumetti. 
   

Veniamo ora alla vera star del film, Joaquin Phoenix. Un attore che spesso e volentieri faceva parte della spiacevole categoria dei “Ah sì! Lui…” (quegli attori, anche molto bravi, che recitano in moltissimi film ma di cui nessuno ricorda mai il nome) ma dopo la sua performance in Joker nessuno potrà mai dimenticarsi di lui. Per la sua interpretazione del più grande incubo di Gotham, Joaquin Phoenix ha dovuto perdere addirittura ventitré chili. La celebre scena del ballo simbolico nei bagni pubblici l’ha completamente improvvisata. Insomma tutto ciò gli è valso il premio Oscar come miglior attore protagonista e molti altri premi.
    
Il personaggio di Joker è il secondo ad essere interpretato da due attori diversi e che ha ottenuto, da entrambi, il prestigioso premio. Il primo è Don Vito Corleone, interpretato prima da Marlon Brando nel Padrino Parte I e poi da Robert De Niro nel Padrino Parte II, il secondo è infatti Joker, interpretato prima da Heath Ledger nel Cavaliere Oscuro e poi, appunto, da Joaquin Phoenix in Joker.
    
Insomma, questo film sembrerebbe avere tutte le carte in tavola per essere il film perfetto ma perché, come già ho anticipato prima, è vittima di così tante critiche? Alcune di queste sono dovute, purtroppo, al pregiudizio che molte persone nutrono nei confronti dei film di super-eroi e trovano inaccettabile il successo di un film che fa parte di questa categoria e, senza neppure sforzarsi di guardarlo, lo bollano come infantile (del Joker del 2019 si possono dire molte cose ma infantile no di certo).
    
Un’altra critica spesso mossa nei confronti della pellicola è che sia una brutta copia di Taxi Driver di Martin Scorse e che il tutto sia retto dall’interpretazione di Joaquin Phoenix. La somiglianza con il capolavoro di Scorsese è evidente, la delusione, la solitudine, la pazzia, la caduta di un uomo nei meandri della propria mente fino alla malsana realizzazione di sé, sono tutti elementi ricorrenti in entrambe le pellicole e anche l’evoluzione narrativa dei due film è molto simile (tra l’altro Robert De Niro è presente in entrambi).
    
Per quanto riguarda l’interpretazione di Joaquin Phoenix che salva l’intero film non si vede come possa essere un fattore oggetto di critica: l’intera pellicola è basata interamente su di lui ed il suo personaggio. Inoltre ci sono molti aspetti del film che valgono la pena di essere presi in considerazione, come la regia e la colonna sonora. Alcuni film si basano sulla recitazione (Dogville, diretto da Lars von Trier 2003), altri sul messaggio (Il pranzo di Babette, diretto da Gabriel Axel, 1987), altri ancora sulla colonna sonora (Fantasia, registi vari, 1940) ma non per questo sono brutti o non valgono la pena di essere visti.
    
Qualche moralista eccessivamente conservatore ha sostenuto che Joker fa entrare lo spettatore nella mente di un pazzo criminale e lo induce a compatirlo, a prendere le sue parti. Questa critica lasciamola ai sostenitori della pena capitale e al Comitato Mamme Arrabbiate…. Lo scopo del film è proprio quello! Un po’ come Alex di Arancia Meccanica, in cui assistiamo al suo cammino di redenzione, in Joker vediamo il cammino di distruzione di Artur Fleck (in arte Joker).
    
Il film è volto a disturbare il pubblico e non fa semplicemente assistere alla disperazione del personaggio ma rende partecipe lo spettatore. Quest’ultimo finirà inesorabilmente per compatire Arthur e forse è questo ciò che disturba maggiormente durante la pellicola.

Joker potrà essere sopravvalutato ed eccessivamente osannato ma, che lo si voglia o meno, è entrato a far parte della storia ed ormai è già un cult in tutto e per tutto.

Curiosità:

Joaquin Phoenix, protagonista indiscusso dell’opera di Todd Phillips, è un attore che ha avuto un’infanzia estremamente travagliata e difficile. La sua famiglia era entrata a far parte di una comunità religiosa a dir poco discutibile quando era ancora molto piccolo. I genitori scapparono con i figli negli Stati Uniti e Joaquin e suo fratello maggiore River, vennero scoperti nelle strade di L.A. e divennero attori sin da molto giovani. Purtroppo la promettente carriera del fratello venne stroncata quando a soli ventitrè anni morì di overdose. Nonostante questi eventi drammatici Joaquin continuò a recitare e prima di Joker era celebre per aver interpretato l’imperatore Commodo nel Gladiatore di Ridley Scott e Johnny Cash in Walk the line di James Mangold.

La frase:

Cosa ottieni se metti insieme un malato di mente solitario con una società che lo abbandona e poi lo tratta come immondizia? Te lo dico io cosa ottieni: ottieni quel cazzo che ti meriti.

Joker

    Anno: 2019
    Genere: , drammatico, thriller
    Durata: 123 min
    Regia: Todd Phillips
    Cast: Joaquin Phoenix, Robert De Niro, Zazie Beetz

Un tremendo uomo che ride