Inventato uno strumento nuovo – che volle chiamare Lo sguardo di Heimdall e che, in sostanza, era un cannocchiale – l’astronomo di corte, Snorri Diapason, si diede a studiare i fenomeni celesti. Per osservarli meglio, passava lunghe nottate all’aperto, col risultato che il suo organismo divenne sempre più sensibile al nefasto influsso della Luna; prova ne sia che, dopo cinque mesi trascorsi a tu per tu con le stelle, il bravo scienziato, ogni volta che il satellite riluceva all’apice del proprio fulgore, si trasformava regolarmente in lupo mannaro.