Son tornato
a fare il maiale
Atmosfere goderecce nella bassa parmense
Numeri da record per l’edizione di quest’anno di November Porc negli allegri paesi di Zibello, la patria del celebre culatello, Sissa, Roccabianca e Polesine Parmense. Duecentomila visitatori golosi hanno letteralmente spazzolato, insieme a quintali di polenta, migliaia e migliaia di affettati e salumi di ogni tipo, stinchi, guanciali e anolini. Esibiti per l’occasione (e subito mangiati) salumi del peso di centinaia di chili e lunghi anche trecento metri. Una favola da buongustai.
ZIBELLO (Parma) – Ciao, ti saluto, vado a fare il maiale. È con questa spiritosa parola d’ordine (noi invece ci torniamo: vedi Ti saluto…)che anche quest’anno una moltitudine godereccia di buontemponi e appassionati della buona tavola, quella vera, quella che non segue mai le mode ma è sempre di moda, ha invaso i quieti territori della bassa parmense per la quattordicesima edizione di November Porc (sottotitolo: Speriamo che ci sia la nebbia), che ha toccato cifre da record: qualcosa come duecentomila partecipanti in appena un mese.
Questo il bilancio della manifestazione ideata e organizzata dalla Strada del Culatello di Zibello e dal Consorzio Antichi Produttori di Culatello e Spalla Cruda, con il sostegno dei Comuni interessati, il patrocinio della Provincia di Parma e l’apporto della Regione Emilia Romagna. «Un risultato – spiega Massimo Spigaroli, presidente della Strada del Culatello – reso possibile dall’impegno di tantissimi volontari e dalle associazioni, oltre che dalle energie e attività profuse dai quattro Comuni».
Ma al di là dei numeri, spiega Adalberto Erani, portavoce dell’evento, la rassegna non è solo un appuntamento enogastronomico. Ad esempio, diventa l’occasione per gruppi di amici di ritrovarsi tutti felpatos, ovvero con addosso la felpa di Pigly, la mascotte della manifestazione, acquistata al merchandising ufficiale, dove ha debuttato la Linea Nebbia , in cui dopo il blu e l’amaranto, quest’anno l’abbigliamento era grigio.
È stato boom anche sul web, con 61.885 sessioni di visita nel solo mese di novembre, in cui si sono visualizzate 173.679 pagine, mentre centinaia di persone che hanno postato commenti e foto e altre decine di amici hanno mandato le proprie immagini da tutto il mondo.
C’è stato anche chi, per partecipare a November Porc, si è procurato copricapi a forma di maialino, chi se ne portava uno di pezza in borsa, chi esibiva alcuni dei tanti gadget raccolti in giro per il mondo. E tutti con lo spirito di partecipare a una grande festa dove vista ed udito accompagnano le gioie del palato negli affollati stand gastronomici, nei tanti punti degustazione e nei gazebo di vendita delle eccellenze locali e di quelle di tante regioni.
Quest’anno si è consolidato l’inizio al venerdì sera, con squisitezze e piatti tipici, accompagnati da musica e birra Menabrea, che è stata la birra ufficiale dell’edizione 2015. I Comuni in cui si è tenuto November Porc hanno organizzato eventi e incontri, mostre e spettacoli: dalla mostra fotografica su La Commedia, Mario Adorni e Grande Fiume di Sissa alla serata di grande jazz di Roccabianca. E se si pensa alla mostra di attrezzature cinematografiche di Zibello, agli incontri con presentazione di libri e alle aperture straordinarie di musei e raccolte, ci si accorge che November Porc ha acquistato pian piano, senza accelerazioni inadatte, una componente culturale che in un appuntamento così partecipato non guasta.
La stessa aggiunta del ballo per adulti di Sissa è stata una novità, in quanto il sabato sera è sempre stato riservato alla notte giovane con musica e piatti (MacPork, altro che Mac Donalds!) adatti ai ragazzi e questi appuntamenti sono stati frequentatissimi, anche per il buon livello di musica dei gruppi. Altra novità è venuta dalla November Porc Lottery, che ha debuttato con venticinque premi di tappa ogni domenica e con un’estrazione finale di premi di rilievo: primo – e come poteva essere diversamente? –un culatello di Zibello Dop.
«Iniziammo di domenica, e oggi riempiamo due giorni interi e la serata del venerdì. Non solo, ma da tempo alcune agenzie di viaggi fanno pacchetti turistici e, oltre ai gruppi di amici e ai camperisti, ormai è consolidata una forte presenza di pullman turistici, cui si aggiungono parecchi turisti esteri» commenta Spigaroli, per far comprendere come valorizzazione del prodotto, del territorio e delle eccellenze abbiano dato vita ad un autentico prodotto turistico. E quest’anno c’è stato il tutto esaurito negli alberghi.
Da segnalare l’iniziativa che ha coinvolto, quest’anno, un’ottantina di dipendenti di una importante impresa spagnola che, nella tappa di Polesine Parmense, hanno preso parte a una caccia al tesoro piuttosto originale, con ricerca di oggetti, notizie e prodotti del luogo. Interessanti anche la partecipazione di Miss Parma a Sissa e di Kiara Fontanesi, quattro volte campione del mondo di motocross, prima italiana a conquistare il mondiale, a Roccabianca dove che ha portato in mostra il proprio motorhome.
November Porc si è svolto in ogni fine settimana di novembre in una delle quattro località della bassa parmense, Sissa, Polesine Parmense, Zibello e Roccabianca, in una sorta di passaggio del testimone da una data all’altra e da un paese all’altro. Per questo, viene anche definita La Staffetta più golosa d’Italia. Una rassegna che, fra l’altro, vuole valorizzare quei salumi del territorio meno conosciuti, che costituiscono una sorta di parenti poveri di sua maestà Culatello con la realizzazione di quattro salumi, uno per località, in versione gigante, e degustati gratuitamente.
Nell’edizione di quest’anno, Sissa ha esibito un Mariolone da centoventi chili che, assieme ai Mariolini, ha raggiunto il peso di duecento chili distribuiti la prima domenica. La seconda tappa ha visto un Pretone da quattro quintali, poi, nella capitale del Culatello, lo Strolghino (salame di Culatello) si è fermato a trecento e diciassette metri, mentre l’ultima domenica ha visto spazzolare una Cicciolata da duecento e cinquanta chili, con polenta e ciccioli. Oltre ai salumi, sono stati consumati svariati quintali di generi alimentari. Per esempio solamente a Zibello sono stati divorati venticinquemila anolini, quattrocento e cinquanta stinchi, quattrocento guanciali e cinque quintali di polenta. Numeri da Guinnes dei primati.★