Ancora e sempre grandi navi a Venezia
Una grande, che dico, grandissima nave a Venezia. Be’, obietterà qualcuno, certo che a vederla così in foto: è l’effetto teleobiettivo che la fa così grande, in mezzo a casette piccole piccole: sarà, ma comunque trecento trenta tre metri di lunghezza, sessantasette in altezza e trentotto in larghezza, per una stazza totale di cento trenta nove mila tonnellate, non sono misure da sampierota.
VENEZIA — Sabato 5 aprile scorso la super nave MSC Preziosa, ammiraglia della omonima compagnia da crociere, ha di fatto inaugurato la stagione crocieristica veneziana, sfiorando, causa sculata in fase di attracco alla banchina della stazione marittima, un finger, una delle passerelle tunnel che servono a far scendere i passeggeri, piegata in due e rottamata come una lattina dalla carezza del transatlantico, pur pesando il finger alcune tonnellate tra vetro e acciaio.
Dopo questo suo particolare saluto alla città, la navona è ripartita per l’alto mare, sul far della sera dello stesso giorno (chissà se, in quelle poche ore, qualcuno tra i crocieristi sarà riuscito a scendere e arrivare a piazza San Marco, incrementando l’economia cittadina con l’acquisto di souvenir o borsa stile VùCumprà, nuovo made in italy style?): lentamente la Preziosa è scivolata verso la bocca di porto di San Nicoletto, fendendo dolcemente un mare rosso mattone che l’avvolgeva su entrambe le fiancate, sfiorando oggetti più fragili di un finger: si sa, «sucedar no, no sucede, ma se ga da sucedar, sucede». ★