Bottega: vini e grappe verso la ripresa nel segno della sostenibilità

A sostegno dei piccoli coltivatori della zona del Prosecco

I primi mesi del 2020 hanno fortemente destabilizzato il sistema economico italiano. La diffusione del Coronavirus sta lasciando ferite profonde che coinvolgono praticamente tutti i settori. La chiusura prolungata di bar e ristoranti, oltre alle complesse modalità di riapertura, hanno ovviamente avuto forti ripercussioni anche nel comparto vitivinicolo.

La nostra azienda ha metabolizzato l’inevitabile calo del fatturato e la riduzione degli ordinativi da parte della clientela, sia in Italia che all’estero. In pochi mesi il mondo è cambiato e anche gli schemi per guardare al futuro e per orientare la ripresa sono inediti. È probabile che s’imponga uno stile di vita diverso, già in gestazione a seguito dei cambiamenti climatici, nell’ambito del quale il consumismo venga progressivamente sostituito dalla consapevolezza che non possiamo più vivere al di sopra delle nostre possibilità, ovvero della disponibilità di risorse che il pianeta può fornirci.

Non sarà forse un cambio di passo immediato, ma un cambiamento progressivo che vedrà protagonisti dapprima i paesi più evoluti e poi a seguire tutti gli altri. In questo contesto il valore della sostenibilità ambientale e sociale rappresenta per Bottega un’importante base di partenza. Per far fronte a questo momento difficile, anche  per i propri fornitori, l’azienda ha deciso di fare uno sforzo particolare e di sostenere i contadini e i piccoli coltivatori della zona del Prosecco, impegnandosi ad acquistare le uve ad un prezzo equo, malgrado le difficoltà del mercato e della situazione economica generale.

Supportare chi coltiva piccoli appezzamenti, e che in questo modo contribuisce alla manutenzione di un territorio unico, è un modo per restituire alla terra una parte di quanto il fenomeno Prosecco ha contribuito a creare. Valorizzare il Prosecco e la grappa prodotta con le sue stesse uve è sempre stata per l’azienda Bottega una missione primaria, soprattutto da quando nella denominazione sono stati eliminati i glifosati, esempio quasi unico in agricoltura.

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