Ritornano alla grande
Carlo e Giorgio 25 (ventisei)
Dopo un anno e mezzo che sembra mezzo secolo, Carlo e Giorgio festeggiano la ripartenza (speriamo bene) con uno spettacolo imperdibile per i loro venticinque anni di attività (che quest’anno sono ventisei, in realtà). Nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido, e poi nella Piazzetta del Teatro a Mogliano.
VENEZIA — Quanti ridi! A Carlo D’Alpaos e Giorgio Pustetto cinque lustri di teatro hanno fatto benissimo, e si vede. Unici comici a fare del vero teatro comico. Non satira politica, non volgarità, niente scatologia (parolasse): solo rielaborazione divertente e anche intelligente (un’accoppiata rarissima nell’Italia di oggi) del reale. Riprendono per questo compleanno un’antologia dei loro personaggi con un ritmo inarrestabile, una padronanza mostruosa del palcoscenico, una sensibilità magistrale con il pubblico.
E in più aggiungono, con un’apparente e voluta semplicità, genialità di vero teatro superiore. Come cambi di scena con cose che sembrano cianfrusaglie da buttare (lo spettacolo è ambientato nel magazzino dei vecchi materiali di scena): scatoloni che diventano casse del supermercato, botteghe d’intimo e ristoranti (da Visti da vicino); un lenzuolo per le ombre cinesi della fiaba delle Tre Vergini e il Principe Mona (il titolo è nostro, il pezzo da Favolosi) tirato su da porta abiti in cartone; mirabolanti pieghevoli che diventano lavatrici, ruote, sedili. Come idee da metateatro (il teatro che mette in scena il teatro) con Denis e Fabietto (i Tossici) che diventano Arlecchino e Brighella a modo loro dentro Goldoni e lo sanno; o l’apoteosi finale di Sergio e la Giancarla al ristorante (con la partecipazione straordinaria nella parte del cameriere impeccabile del custode della Mostra, Roberto Saoner) che sanno benissimo di essere dei personaggi, ma che vivono di vita propria.
Basta così che non vogliamo rovinarvi le tante sorprese che vi aspettate. Se non che non possiamo non citare l’Ascensore, che con notevole sapienza scenica di luci e suoni e scrittura è un piccolo gioiello di tragica sulfurea comicità.
Se vogliamo trovarci un incolpevole difetto, nei loro venticinque (ventisei) di teatro (sennò dopo pensate che siamo spudoratamente di parte), è che è un teatro (non sempre, ma inevitabilmente) di da e per veneziani. Il che ha un po’ precluso loro le vie nazionali, dove nessuno capisce non solo il veneziano, ma nemmeno l’umorismo veneziano. Ma forse è anche meglio così, visto il livello generalmente osceno della comicità italica (a parte la faccenda dei compensi monetari, che a loro due avrebbero fatto benissimo).
Sappiamo che Carlo e Giorgio non vogliono che lo diciamo, ma noi lo diciamo lo stesso: entrambi ambedue sono i moderni autori comici del teatro comico veneziano della migliore tradizione (non scriviamo i nomi dei loro antenati: li sapete già).
E inoltre, si divertono anche loro, e si capisce. Andate subito a vederli: vi farà benissimo.
Carlo & Giorgio 25
1-2-3 LUGLIO ore 21:00
LIDO DI VENEZIA — PALAZZO DEL CINEMA
9-10-11, 13-14-15-16-17-18 LUGLIO ore 21:30
MOGLIANO VENETO (TV) — PIAZZETTA DEL TEATRO
Prevendite: https://www.vivaticket.com/it/biglietto/carlo-giorgio-25/158051