Poesia erotica tutta esaurita

Tutto esaurito il Teatro a l’Avogaria, venti poeti in concorso

Chiuse le iscrizioni alla trentesima edizione del Festival Internazionale «Baffo Zancopè» con un numero pieno: venti poeti. Teatro a l’Avogaria tutto esaurito fin da mercoledì (23 febbraio) per il ritorno dell’evento in carne ossa (o «in carne viva» visto l’argomento). Le Grisettone scatenate con cinque numeri ad alto tasso erotico in programma.

Trentesima edizione «Baffo Zancopè».

VENEZIA — Numeri da grandi edizioni. Stefano Poli, l’invincibile direttore del teatro, quasi non ci crede neanche lui e un poco gli viene anche di dispetto: «Luca, varda che qua xe tuto esaurio! Tutto esaurito! Basta prenotazioni!». Le due parole più belle che si possano sentire, soprattutto di questi tempi, tra pandemia e guerra.

Sono venti i poeti in concorso: tanti. Come nelle migliori edizioni degli anni passati, quando il festival «Baffo — Zancopè» (che vanta innumerevoli imitazioni tutte tramontate nell’oblio) era l’unico — come oggi — evento pubblico veramente di carnevale al di fuori del programma ufficiale.

Ci sono autori già conosciuti (e vincitori) come Numa Echos, Marilù, Paolo Fontana, i Poetassi di Verona, Gianni Barbassa,  e tanti altri, alcuni esperti, altri al battesimo del palcoscenico. Per questa edizione Luca Bagnoli, già autore premiato, non ha saputo resistere e ha promesso un’interpretazione personale dell’assistente di Venere, il piccolo Cupido.

Sicuramente a tirare la volata del tutto esaurito sono state le scatenatissime Grisettone, l’interpretazione extra large delle soubrettine ottocentesche capitanate dalla spumeggiante regista veneziana Federica Zagatti Wolf Ferrari: sesso ed ironia veramente oltre misura ormai di rigore all’interno del Festival.

«Ringraziamo tutti quanti, poeti, pubblico, teatro, e soprattutto il nostro amico sostenitore Sandro Bottega e le sue mitiche distillerie spiritose — dicono i due inveterati responsabili della kermesse poetica, Roberto Bianchin (alias Alvise R. Baffo) e Luca Colferai (Colo de Fero) — ma adesso gavemo massa da far! A sabato».

Poesia erotica tutta esaurita