Riaprire almeno un poco

La riapertura parziale dei Civici Musei grazie alla partecipazione dei cittadini

P.E.R. VeneziaConsapevole ha scritto all’amministrazione veneziana una proposta di compromesso sulla incredibile chiusura dei musei civici (perché ci vanno solo i turisti, dicono loro). Ecco il testo integrale giunto alla nostra redazione.

P.E.R. VeneziaConsapevole.

Abbiamo inviato alle autorità comunali di Venezia una lettera con la nostra proposta per la riapertura parziali dei Musei Civici in questo periodo emergenziale. Leggete e diffondete! GRAZIE!!!

Venezia, 7 gennaio 2021

al Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro al Vicesindaco di Venezia, Andrea Tomaello agli Assessori del Comune di Venezia ai Consiglieri coadiutori del Sindaco al Presidente del Consiglio comunale ai Consiglieri comunali di Venezia ai Presidenti di Municipalità e, p.c. alla Direzione della Fondazione Musei Civici di Venezia

Oggetto: proposta per la riapertura parziale dei Civici Musei di Venezia, grazie alla partecipazione attiva della cittadinanza

Gentile signor Sindaco,

Gentili tutti,

Vi scriviamo in merito alla decisione di tenere chiusi i Musei Civici di Venezia fino al 1 aprile, con la possibilità di aprirli solo in previsione delle celebrazioni per i 1600 anni di Venezia.

Anch’essa testimonia drammaticamente la fragilità e la scarsa capacità di resilienza della monocultura turistica, la necessità che la città cambi strada rispetto al passato per non esporsi a crisi sempre più gravi e irreversibili.

Questo cambiamento di prospettiva, nel senso della diversificazione economia, della riqualificazione delle attività e del ripopolamento della città, deve avere il supporto concorde d’istituzioni e società civile e richiede tempo perché se ne rilevino i benefici effetti.

Nella situazione in cui ci troviamo oggi, capiamo le motivazioni economiche che sottendono alla decisione della chiusura dei Musei Civici, ma crediamo anche che, pur riconoscendola — e proprio per questo — non ci si debba arrendere all’emergenza.

Il nostro intento vuole essere costruttivo e concreto, perché riteniamo che la cultura e la fruizione del patrimonio artistico della Città, non sia un lusso da concedersi solo nei tempi «facili», ma  che nell’emergenza della pandemia — con le diverse forme di deprivazione materiale e spirituale che essa determina — abbia un valore più che mai.

Come cittadini possiamo fare la differenza: di qui la nostra proposta.

Se nella situazione di emergenza, tenere aperti tutti i musei della Fondazione contemporaneamente è difficile, introdurre una turnazione tra di essi potrebbe rappresentare una via percorribile.

Alla Direzione dei Musei Civici proponiamo di calendarizzare visite guidate tematiche o esperienze laboratoriali che favoriscano la fruizione dei musei, anche in considerazione del dettagliato piano di riapertura secondo le prescrizioni Covid, recentemente redatto e presentato alla Commissione consigliare competente.

Se, secondo la valutazione della Direzione dei Civici Musei, ne venissero individuati almeno due da far visitare a turno, in ipotesi per due settimane, lasciando poi il posto ai successivi con la medesima modalità, i costi di gestione risulterebbero enormemente ridotti ma si stimolerebbe il dialogo tra la città e i suoi musei e si garantirebbe il diritto dei cittadini a fruire dei beni che fanno parte del patrimonio della loro Città. Questa fruizione «speciale», dati i tempi, sarebbe anche «più intensa»: rafforzerebbe in loro il legame culturale e affettivo con il loro musei.

I Musei Civici di volta in volta prescelti per il turno e posti sotto i riflettori della città sarebbero stimolati a innovare e valorizzare la loro offerta, i cittadini veneziani potrebbero «adottarli», impegnandosi a visitarli, a versare un contributo volontario, a riappropriarsi, anche a riscoprire, in tempi bui e inediti, tesori magari poco noti, favorendo una presa di coscienza collettiva di cosa vuol dire essere veneziani oggi, eredi di un passato e di quelle tradizioni a cui la Sua Amministrazione tiene particolarmente.

Ciò potrebbe andare avanti per tutto il tempo dell’emergenza e, con modalità appropriate, anche dopo, quando si saranno fatti sentire gli effetti di una politica efficace per l’aumento dei cittadini residenti, per la diversificazione delle attività produttive, e non torneranno anche turisti, in una quantità e qualità che però ci auguriamo compatibile con la vita della città e con il suo complessivo riequilibrio.

Nella speranza, signor Sindaco, che voglia accogliere la nostra proposta, cogliendone lo spirito civico e collaborativo, rimaniamo in attesa di un Suo cortese riscontro e invitiamo gli Assessori e i Consiglieri comunali, al di là delle appartenenze politiche, di farsi carico di questa istanza, nata dal basso da persone che hanno a cuore la Città.

Con i nostri più cordiali saluti,

P.E.R. Venezia Consapevole

 

Riaprire almeno un poco