La Variante Spritz

Trovato il nome per la Covid alla veneta

Il professor Crisanti, la Cassandra italica che ha trovato in Sardegna almeno qualcuno che lo ascolta, è tanto preoccupato per un venti per cento di colpiti da una nuova variante, solo veneta.

COSMOPOLI — La variante tutta veneta non ha ancora un nome scientifico, o mediatico. Almeno secondo il professore, che se ne intende più di noi. La sua diffusione, secondo Crisanti, è dovuta alla sua invisibilità agli esami rapidi tanto amati dal presidente Zaia.

Biologicamente parlando, gli esami rapidi controllano la presenza della proteina M, tipica del pungiglione che il virus usa per penetrare le cellule umane. Ma la variante veneta non ce l’ha.

Ha invece la proteina F, che gli esami rapidi non vedono per niente: e così si è diffusa alla grande, favorita senza dubbio dalla sfrenata propensione del popolo veneto (ma non solo) all’agglomerazione inconsulta soprattutto allo scopo di innalzare socialmente in gruppo il tasso alcolico individuale ingurgitando aperitivi a più non posso.

Peccato che le proteine non siano invertite, altrimenti il nome che la variante ancora non ha, sarebbe subito trovato: M come mona.

Però ecco che veniamo subito in aiuto del tanto bistrattato scienziato che (al contrario di moltissimi altri) dirà purtroppo delle scomode verità, ma almeno ha ragione (ed è anche molto meno arrogante).

Battezziamo ufficialmente la variante veneta del venti per cento (adesso) come Variante Spritz: salute!

La Variante Spritz