Venexhibit
e il progetto
V. A. P.

Un layout curato dalla Scuola Italiana Design di Padova

Un VAPoretto per appassionati d’arte, Very Art People boat: un caffè culturale galleggiante ideato e prodotto da Venexhibit per le acque del Canal Grande di Venezia, ma anche della Sprea a Berlino, per la demassificazione del turismo. In anteprima.

VENEZIA — Il gruppo di lavoro di Venexhibit sta facendo tesoro dell’esperienza straordinaria che ha portato, insieme alla Compagnia de Calza, il carnevale di Venezia a New York, nel prestigioso contesto del Frick Museum di Manhattan. L’idea di fondere arte e cultura, sapientemente interpretata dal direttore artistico Maurice Agosti, ci ha permesso il 23 febbraio 2011, di promuovere una nuova veste del Casanova, offrendolo in qualità di maschera della Commedia dell’Arte, di fronte ad una platea esclusiva selezionata dal Consolato d’Italia a New York.

In questo filone culturale, tra innovazione e tradizione, si inserisce la nuova idea prodotta da Francesco Caprioli e Giorgio Vidal; idea paradossalmente sia popolare che esclusiva che si estrinseca nel concept del Vaporetto dell’Arte. Il tutto parte dalla volontà di sviluppare un progetto adatto per le città d’acqua, e che sia in grado di fondere il piacere del navigare con l’interesse per i luoghi artistici cittadini che si affacciano lungo i corsi d’acqua navigabili. Il principio di base è volto a superare il mero quanto noiosissimo sentiero didascalico delle cuffiette con voce preregistrata, tipico dei sightseeing da parco hollywoodiano, permettendo ai turisti di riappropriarsi del loro ruolo intellettuale e centrale e ridiventando viaggiatori o reali cultori del viaggio; ad un prezzo accettabile e pertanto popolare.

Il percorso è invece di natura elitaria, ma nel senso puramente sociale e bourgeois del termine, e cioè riferito a quella vasta platea di amanti dell’arte e che costituisce l’anima profonda del patrimonio culturale del vecchio continente; una platea di uomini e donne di vari ceti sociali, accomunati dall’amore per il bello, amanti del vivere artistico, ma ancor di più del saper vivere i tempi dell’arte, più adatti a recepire il gioco coinvolgente di un movimento neo-dandy che non la forza massificante delle autostrade del sapere, tipiche dei nostri tempi.

Riusciremo nell’intento di risvegliare l’orgoglio culturale a dispetto degli speculatori di basso cabotaggio? Il layout d’interni del VAP (Very Art People boat), curato da Scuola Italiana Design di Padova, prevede quindi uno spazio dedicato al caffè letterario, dove sedersi comodamente per «degustare la navigazione», ed un angolo di poppa dedicato all’atelier dell’artista, dove programmare degli interventi mirati, di volta in volta, sia con autori di grido che, con i giovani che desiderano esprimere il proprio talento, seppur privi di risorse economiche. L’attracco ai pontili dei musei o delle gallerie d’arte scandisce il lento incedere dell’imbarcazione, che la sera, opportunamente ancorata in fase di stazionamento, può diventare luogo di vernissage o feste private davvero speciali.

Congiuntamente a quest’idea affascinante del Vaporetto dell’Arte, che potrebbe diventare realtà a Berlino, o, alle autorità piacendo, anche a Venezia, Venexhibit sta per lanciare un fondo di mecenati per l’arte; una sfida importante che avrà sviluppi a breve e che potrebbe creare un nuovo modello interpretativo dell’approccio all’arte proprio a Venezia. Non ci resta che dire: alla prossima puntata.

Venexhibit e il progetto V. A. P.