Una mano di transizione
ma con tutti i mezzi necessari

La lettura della mano di Marco

Caro Marco,

possiedi una mano sinistra fureghina, duttile quanto basta per adattarsi a qualsiasi genere di lavoro, anche se trova nell’agilità e nella precisione il suo punto più alto. Tale qualità deriva soprattutto dalla forma delle dita non lunghe ma dal profilo affusolate e quindi dotate della giusta destrezza. Vengono chiamate mani miste.

Casimir Stanislas D’Arpentigny, un guru della chiromanzia ottocentesca, il primo a formulare una classificazione chirognomica, dedica ampio spazio a questa categoria di mani facendo un doveroso distinguo. Precisa anzitutto che una mano elementare, conica o tendente al conico, potrebbe venir confusa con una mano artistica. E una mano artistica potrebbe a sua volta essere presa per una mano psichica o viceversa.

Queste mani dalle caratteristiche polivalenti fungono da ponte a quelle dette di razza, in quanto ben delineate nei loro tratti essenziali, sempre in guerra le une con le altre in quanto esprimono istinti diversi tra loro, se non addirittura opposti.

Senza la presenza delle mani miste, quelle di razza si annullerebbero reciprocamente. La prime, più composite e di conseguenza meno esclusive, hanno la funzione di riassumere, per quanto possibile, le caratteristiche di tutte le altre.

D’Arpentigny le definiva mani di fusione e spiegava: «Come vi sono verità assolute, esistono anche verità relative. Tra Apollo e Vulcano, tra Muse e Ciclopi vi è Mercurio, dio dell’eloquenza pratica e dell’arte industriale che prende ciò che ha sottratto ad ognuno e vi pone in bilico il caduceo». Ne consegue, a suo dire, che alle mani miste appartiene «l’intelligenza delle opere cosiddette miste, delle idee intermediarie, delle scienze che non sono proprio scienze, come l’amministrazione, il commercio delle arti che non riguarda la vera e proprio poesia ma solo la bellezza e la verità relativa all’industria».

D’Arpentigny rifiuta pertanto alle mani miste la qualità della razza fornendo questa spiegazione: «Gli uomini con le mani di razza possiedono uno spirito più forte che vario, mentre gli uomini con mani miste hanno uno spirito più vario che forte. Questi ultimi, pur capaci di molte cose, non eccedono in nessuna». E suggerisce: «Per loro è di grande utilità un’educazione forte e consono alle facoltà più evidenti delle loro attitudini».
Il messaggio appare evidente: per il fatto di saper fare di tutto un po’, non siate dispersivi ma scegliete ma strada che fa al caso vostro.

Adolphe Desbarrolles, altro sapienziale ottocentesco considerato da tutti il padre della nuova chiromanzia, giudica troppo severi i giudizi di D’Arpentigny sulle mani di fusione, pur essendo un suo grande e convinto estimatore. In realtà esse hanno prodotto nei secoli artisti e scienziati di altissimo rango.

Rimane però il problema, come nel tuo caso, di come usare al meglio questa duttilità che è e rimane una dote importante da sfruttare fino in fondo.

Oltre alla forma della tua mano soggettiva (la sinistra), anche il pollice contribuisce a delineare una personalità dai tratti caratteriali compositi. Questo dito, considerato leadership poiché il più importante degli altri, risulta ben verticalizzato e piantato, con prevalenza della seconda falange rispetto a quella unghiata. Morale della favola: sei un tipo orgoglioso, caparbio, pronto a difendere le tue idee e con tendenza a spaccare il capello in quattro. Se anche permaloso, soprattutto quando feriscono il tuo amor proprio.

L’indice, più corto dell’anulare, dice che non possiedi il senso del comando, anche se non ti piace essere comandato. Sei per il vivere e lasciar vivere. Ti batti solo se qualcuno di prende di petto, quando sei costretto ad andare «muro contro muro». In questa situazione diventi una roccia.

Interessante anche il dito di Saturno (medio), deputato al senso di responsabilità ma anche al mistero, dove anche qui la falange è più corta rispetto alle altre due. Tale caratteristica mette in evidenza due aspetti della tua personalità: mentre all’esterno esprimi la giovialità epicurea del «cogli l’occasione», in realtà possiedi una sensibilità interiore profonda e sofferta che solo in pochi riescono a capire.

Ne esce un profilo etico-meditativo, ligio al dovere e alla responsabilità. E c’è anche un interesse esoterico ma, più in generale, verso tutto ciò che va ai là della realtà che ti circonda.

Dal dito di Apollo (anulare) si evince che hai sensibilità artistica e buon gusto, dal momento che prevale in lunghezza la seconda falange. Ma con una caratteristica precisa: cerchi nell’arte l’utilità razionale, sapendo mescolare il talento al buon senso, la praticità al puro idealismo. Ne esce un equilibrio estetico ed armonico, ciò che invece stenti ad ottenere in amore.

In effetti la linea del Cuore, che inizia dal monte di Saturno, appare alquanto ballerina poiché, quando entrano in ballo questioni sentimentali, cambi pelle divenendo altro da te, quando avresti tutto l’interesse a a mostrarti per quello che sei facendo valere le tue indubbie qualità. Invece finisci per appiattirti su posizioni modellate, di volta in volta, alla singola storia amorosa, magari inizialmente trascinante sul piano delle pulsioni libidiche ma alla funga priva di progettualità quando scopri di vivere con una persona straniera.

La linea della Vita, lunga e ben tracciata sotto il Monte di Venere, ti garantisce longevità, con cambi di pagina frequenti, dettati probabilmente dal tuo ardente desiderio di novità, come dimostra la presenza di una biforcazione della linea vitale verso il Monte della Luna. Ti piace da pazzi viaggiare.

La linea della Vita, che nasce assieme alla Linea della Testa percorrendo un certo tratto di strada comune, ti rende in ogni caso prudente. Poiché procede dritta verso Marte Superiore, significa che possiedi un’intelligenza sorretta da logica rettilinea e, sul piano professionale, combattività, volontà e desiderio di miglioramento.

La linea di Apollo, frastagliata in più punti, riserva per te un destino non facile, sia in amore che sul lavoro. Del resto l’intero tuo palmo segnala sofferenza. Una sofferenza in sintonia coi tempi di una crisi mondiale che non riguarda solo l’economia ma anche i paradigmi esistenziali di riferimento. Però, nel tuo caso,
possiedi tutti i mezzi per ottenere ciò che vai disperatamente cercando. ★

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Una mano di transizione ma con tutti i mezzi necessari