Tutti nudi nel gelo

Un’antica festa maschia tra mischia e ghiaccio

Non c’è niente di trasgressivo, ma di molto antico e scaramantico, nella più importante festa giapponese dell’Uomo Nudo, ovvero Hadaka Matsuri (裸祭り), che si tiene ogni anno da secoli nella città di Okayama, famosa anche per il bellissimo castello e per il delizioso giardino (Korakuen, 後楽園) in cui scorci del panorama entrano nella struttura dello stesso.

(l.c.) — La tradizione vuole che la Festa dell’Uomo nudo sia nata nell’ottavo secolo, come rito apotropaico e anche decisamente spietato: per liberarsi della sfortuna e delle sciagure che affliggevano la regione venne scelto a caso un capro espiatorio umano — l’Uomo dello Spirito, Shin-Otoko — che, nudo, doveva attraversare la città per accogliere su di sé le colpe e la sfortuna di tutti coloro che riuscivano a toccarlo (di qui la nudità); per finire, al termine del giorno, il malcapitato veniva bandito dalla città per evitare che potesse riportare indietro tutti i guai assorbiti.

Oggi la festa, che attira fino a diecimila partecipanti e trecentomila spettatori, è radicalmente mutata e si è trasformata in una prova di forza e agilità in cui lo Shin-Otoko, tradotto adesso come il Fortunato, compete contro i diecimila contendenti, per un premio in denaro e il titolo per un anno di Uomo Fortunato. Lo Shin-Otoko viene scelto nel tempio di Saidai (Grande Tempio Occidentale, 西大寺): dopo un rito propiziatorio i sacerdoti shintoisti lanciano alla folla dei corti bastoni (uno solo però è quello giusto, detto Shingi) chi lo raccoglie deve riuscire a raggiungere un grande contenitore in legno (detto Masu) pieno di riso. Il che non è facile visto il numero dei competitori.

I festeggiamenti iniziano verso le quattro del pomeriggio con un Hadaka Matsuri simulato per i bambini e tradizionali spettacoli di percussioni e di danza taiko. Nelle ore che precedono l’evento principale, gruppi di uomini in fundoshi (il tradizionale perizoma nipponico) attraversano una piscina di acqua gelata cantando «Wasshoi—wasshoi», una frase di gioioso incoraggiamento, anche e soprattutto perché siamo in pieno inverno e le temperature tipicamente possono scendere ben al di sotto dello zero.

La festa vera e propria inizia alle ventidue, quando nel buio i sacerdoti lanciano i bastoni dalla una piattaforma sopraelevata del tempio. Allora la confusione è massima e non è consigliabile trovarcisi in mezzo (ammenoché questa non sia la vostra precisa intenzione). Tra la mischia si scontrano festosamente giovani, vecchi, lottatori professionisti di sumo, e molti yakuza (che si riconoscono dal perizoma nero, almeno così si dice).

Per quanto nudi e scalmanati, i partecipanti all’Hadaka Matsuri devono comportarsi bene: è proibito lottare, è proibito bere alcolici, sono proibiti i tatuaggi che devono essere coperti con del nastro apposito color carne. Nessuno è completamente nudo.

E allora, ecco due documentari in video sull’Hadaka Matsuri: il primo è più ruspante (e forse per questo ci piace di più), il secondo più professionale. Entrambi purtroppo sono funestati dalla presenza di insopportabili giovanottoni conduttori, ce ne scusiamo con il lettore, ma ne valeva la pena.

Okayama,  i partecipanti all'Hadaka Matsuri ricevono la…

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