Ridi pagliaccio assassino

Ci sono dei clown che ad alcuni bambini fanno paura, e invece di farli ridere li fanno piangere. A volte addirittura li terrorizzano. In realtà è una malattia, si chiama coulrofobia, e a volte colpisce anche gli adulti. È il caso di Johnny Depp. Si tratta di una paura persistente, anomala e ingiustificata (una fobia, appunto) dei pagliacci, che può essere causata, più che da sostanze assunte, da traumi subiti nell’infanzia.

Questa fobia, che spesso compare legata a un’altra nevrosi abbastanza simile, la pediofobia, che non è una specializzazione della pedofilia, ma semplicemente la paura, anche questa abbastanza irrazionale, delle bambole, è sostanzialmente dovuta, secondo Wikipedia, all’aspetto esteriore dei clown,

Quelli che soffrono di coulrofobia sostengono che ciò che più li spaventa sono il trucco eccessivo dei pagliacci, quel loro naso enorme di colore rosso intenso, e quei loro stranissimi capelli. Tutti artifizi per nascondere la loro vera identità. Secondo alcuni esperti, si cade vittime di questa paura dopo aver avuto “una cattiva esperienza” con qualche clown durante l’infanzia (però non specificano che tipo di esperienza), oppure dopo aver visto qualche ritratto di clowns dall’aspetto particolarmente sinistro: per esempio Pennywise di Stephen King, Joker di Batman, Kefka Palazzo del videogioco Final Fantasy VI.

Negli ultimi tempi sta prendendo piede in tutto il mondo la moda di associare la figura del clown al cinema horror. Al cinema, ma non solo al cinema, anche in televisione, in teatro, e perfino al circo, il clown si va trasformando: non è più il pagliaccio divertente e sgangherato dei tempi dell’infanzia, ma diventa un malefico assassino, una maschera violenta e grottesca del male. In alcune parti d’Italia, come in Emilia-Romagna, si sono persino diffuse bizzarre leggende metropolitane di bande di clown picchiatori, violentatori e rapinatori.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata quella del clown Twisty, una sorta di pagliaccio demoniaco comparso nella serie televisiva American horror story. È successo infatti, racconta il Venerdì di Repubblica, che di fronte al clown più terrificante della tivù, l’associazione Clowns of America abbia deciso di protestare contro la rappresentazione dei pagliacci come di demoni assetati di sangue.

È da più di un secolo, in realtà, che questa deformazione della figura del clown viene incoraggiata. Il primato risale a Hop-Frog, un racconto scritto da Edgar Allan Poe nel 1849, in cui un giullare si vendica del suo re bruciandolo vivo insieme ai suoi cortigiani più illustri. Avrà senz’altro avuto i suoi motivi. Ma il più celebre è stato il già citato Pennywise del romanzo It di King, diventato famoso nella trasposizione televisiva di Tim Curry.

Secondo l’associazione dei clown americani, questo processo di orrificazione dei pagliacci non ha solo provocato un crollo degli associati (sono circa duemila e cinquecento in tutti gli States), ma ha anche reso sempre più difficile per i veri clown continuare a svolgere serenamente il proprio lavoro.

E poi, diciamola tutta, chissenefrega del pagliaccio assassino? In un mondo in cui c’è sempre meno da ridere, e ci sono anche sempre meno clown (sarà proprio perché c’è meno da ridere?), ci piacerebbe molto che i clown tornassero a farci ridere. Come hanno fatto Grock, Popov, Charlie Rivel. Come fanno David Larible, Fumagalli, Bello Nock. Ridi pagliaccio assassino. ★

Robert Gray, alias Pennywise il Clown danzante.

Ridi pagliaccio assassino