Sarà la disposizione dei fotografi lungo il percorso del red carpet, voluta espressamente dal direttore della mostra del cinema Alberto Barbera, ovvero il doppio fronte, alla destra e alla sinistra dell’ospite d’onore marciante sul rosso percorso di gloria, si da inondarlo di flash da ambo i lati e creare una suggestiva scenografia per la giraffa tv che riprende dall’alto, fatto sta che protagonista indiscusso del festival è stato anche lui, il nostro umanamente anatomico back, che ingentiliamo con un termine british. E che vi mostriamo in esclusiva, visto che gli altri hanno buttato via le foto (e noi no).
Talvolta esibito maliziosamente, come dalla giovane bella sconosciuta che ha attirato su di se (e su di esso) l’attenzione del red carpet, pochi minuti prima dell’arrivo, nientepopòdimeno, di Johnny Depp (foto ft01 e ft02), e a volte solo per esigenze dettate dal cerimoniale, fronte a dx e a sx per cambiare inquadratura, e per ammirare anche il taglio fashion degli abiti da sera indossati dalle belle attrici (ft03 e ft04 Elisa Sednaoi, nelle ft05 e 06 Juliette Binoche, nelle ft07 e 08 Valeria Golino).
Ma senza alcun dubbio il passaggio, che segnerà nella storia del festival del cinema di Venezia questa edizione n. 72, è stato quello della spensierata e genuina delegazione del cortometraggio Tanna, degli australiani Bentley Dean e Martin Butler (ft09 e 10): i nostri allegri aborigeni, niente affatto intimoriti dai flash e dalla folla, hanno innocentemente esibito entrambi i lati dei loro atletici corpi, per poi deliziarci con un assaggio della danza e dei canti di ringraziamento in onore degli ospiti, come loro civilissima usanza: dimenticavo, sul davanti l’orgoglio maschile era celato da un grosso astuccio penico, realizzato con la paglia (foto ft11 e 12), e dato che i nostri amici han gironzolato per il Lido così acconciati per almeno quattro giorni, chissà quanto sarà rimasto del loro costume di cerimonia, quando si saran presentati al check in all’aeroporto.
