Resuscita in questura
el muerto vivo di Ganz

La polizia apre la sua sede alle presentazioni di libri

È un giallo in piena regola l’ultimo lavoro dello scrittore e armonicista blues Paolo Ganz dal titolo El Muerto Vivo, pubblicato dalle edizioni La Toletta di Giovanni Pelizzato. La presentazione è avvenuta nei locali della polizia di Venezia, a Ca’ Ziani, alla presenza del questore Angelo Sanna, in quegli stessi luoghi in cui si svolge la vicenda, e dove operano personaggi come il commissario Ettore Premoli e il giovane agente Garibbo.

VENEZIA — Mai parlare di corda in casa dell’impiccato, ammoniva ammiccante, arrotando meravigliosamente tutte le sue erre, l’impareggiabile Conte Emile Targhetta d’Audiffret de Gréoux negli amabili pomeriggi trascorsi a sorseggiare cioccolata calda amara a Palazzo Merati, in quel di Venezia, sulle Fondamente Nove, dove risiedeva amorevolmente assistito dal suo maggiordomo tuttofare, l’eclettico eritreo Michele Neguse.

Aveva pienamente ragione. Però quel saggio detto, come molti altri del resto, sembra di quelli fatti apposta per essere smentiti. Anzi, sbugiardati alla prima occasione. Infatti. Non si era mai visto un romanzo poliziesco, un giallo, presentato nella sede della polizia, e proprio in quella sede che è essa stessa protagonista del romanzo. Di più: non si era proprio mai vista la presentazione di un libro in una sede di polizia.

Invece accade. E accade a Venezia, naturalmente, città dove tutto può accadere, e dove l’impossibile diventa possibile. Accade nel palazzo di Ca’ Ziani, sede della polizia veneziana, nel popolare sestiere di Castello, alla presenza del Questore Angelo Sanna, in occasione dell’affollata presentazione di “El Muerto Vivo”, l’ultimo libro dello scrittore e musicista Paolo Ganz, edito dalle edizioni La Toletta del promettente editore e libraio (nonché prossimo candidato a Sindaco di Venezia), Giovanni Pelizzato.

La storia racconta che sono passati cinque anni dalla fuga di Denis Bortolato, e la vita a palazzo Ziani, sede della polizia veneziana, non è cambiata, a parte il fatto che il commissario Ettore Premoli ha finalmente deciso di andare in pensione. In un autunno umido e piovoso la calma della città è turbata dal ritrovamento del cadavere di Giovanni Seno, un vecchietto che viveva dalle parti di Madonna dell’Orto e conduceva vita molto riservata.

Il Gazzettino, il quotidiano locale, pubblica la notizia, e su Venezia scende una cappa di stupore e mistero. Sarà grazie alla cocciutaggine del giovane agente Garibbo che verrà alla luce un indizio che in qualche modo ricollegherà l’omicidio alla vicenda che cinque anni prima aveva coinvolto Denis Bortolato. Sarà compito della squadra del commissario Premoli trovare il bandolo della matassa che, inevitabilmente, li condurrà a scoprire dove Bortolato si nasconde. Per chi lo conosceva è morto suicida, nel suo nuovo mondo sarà uno straniero senza passato. Nella nuova avventura, semplicemente El Muerto Vivo.

Paolo Ganz è nato a Venezia e vive ora al Lido, davanti al suo mare. Raccoglie, inventa e racconta storie, alcune ambientate nella sua terra. Ha scritto anche articoli, saggi, poesie, musiche e canzoni. Dopo aver fatto esperienza anche come collaboratore di testate giornalistiche musicali nel 2006 pubblica il suo primo romanzo Nel Nome del Blues (Agorà Factory) a cui fanno seguito Venice Rock’n’Roll (Fernandel, 2011), Calle dei Bombardieri (Studio LT2, 2011), Armonicomio (Fernandel, 2012), Perché a nessuno piace il mio caffè? (La Toletta edizioni, 2013), Piccolo taccuino adriatico (Mare di Carta, 2014), la raccolta poetica Lucernari e il quaderno Il racconto degli zattieri. È inoltre autore di quello che tuttora rimane il primo e più completo Metodo per Armonica Blues italiano (Bèrben, 1987). Il suo sito è www.paologanz.it

Formato: 13,5X21 Pagine: 250 Legatura: Brossura Prezzo: 15,00 Collana: Oselle Isbn: 9788897928867

Paolo Ganz., Paolo Ganz, El Muerto Vivo (  Formato: 13,5X21…

Resuscita in questura el muerto vivo di Ganz