Magico pas de deux
incanta Montecarlo

La 42° edizione del Festival del Circo

Un’edizione sfavillante per celebrare i 250 anni della nascita del circo inventato a Londra da Philip Astley, un giovane sergente maggiore della cavalleria britannica. Sul podio più alto del più grande Festival del mondo un sensazionale pas de deux della famiglia ungherese Richter e le acrobazie dei cinesi della troupe di Shanghai. Assegnati tre clown d’argento e cinque di bronzo. In giuria, applauditissimo, l’addestratore italiano Flavio Togni, già premiato con l’oro nel 2011. Per la Principessa Stéphanie, «c’è una nuova energia nel mondo del circo».

MONTE-CARLO – Per festeggiare il compleanno del circo, che quest’anno taglia l’invidiabile traguardo dei suoi primi duecento e cinquant’anni – fu inventato nel 1768 a Londra da un giovane sergente maggiore di cavalleria, Philip Astley, ricorda lo storico del circo Alain Frère — il Festival di Montecarlo, giunto felicemente alla sua quarantaduesima edizione, ha allestito una rassegna di tutto rispetto che, nei suoi numeri migliori presentati, come le acrobazie equestri, ha preso le mosse proprio dalle esibizioni di quei giorni lontani.

“C’è una nuova energia nel mondo del circo – spiega la Principessa Stéphanie, che presiede con passione e competenza il comitato organizzatore – e quest’anno abbiamo portato dei numeri eccezionali, come quelli delle scuole del circo cinese. Ma anche due numeri premiati a “New Generation”, che è il nostro Festival dei giovani ed è un formidabile vivaio di artisti. Poi ogni anno cerchiamo di avere dei numeri mai visti altrove, come l’eccezionale performance, unica al mondo, della famiglia Richter, con una trentina di animali in pista”.

Non è un caso che i due clown d’oro assegnati dalla giuria di esperti, in cui sedeva anche l’italiano Flavio Togni, già premiato con l’oro nel 2011, siano andati proprio alla famiglia ungherese Richter di addestratori di animali, e agli acrobati cinesi della troupe di Shanghai. Un verdetto indiscutibile, che ha trovato tutti d’accordo.

Joseph Richter Junior, che è direttore del Circo Nazionale Ungherese e figlio di quel Joseph Richter Senior che guadagnò un argento nel 1974, alla prima edizione del Festival, sempre con i volteggi a cavallo, ha presentato ben tre numeri (tutti hanno ottenuto la standing ovation del pubblico), insieme alla sua famiglia e alla sua giovane sposa tedesca Merrylu Cassely, che esce anche lei da una celebre famiglia di addestratori di animali, anche loro già premiati a Montecarlo (oro nel 2012).

Il più sensazionale è il pas de deux equestre, interpretato da Joseph e Merrylu, che il Dottor Frère, autorità indiscussa in materia, giudica “uno dei migliori della storia del circo”. E in effetti è proprio così. Il numero è straordinario, mai visto, audace ed elegante. E non solo per la performance acrobatica, con lei in equilibrio con un solo piede sulla testa di lui, a sua volta in piedi sul cavallo che corre, e poi in bilico, testa contro testa, e ancora in tourbillon intorno al corpo di lui. Tecnicamente molto difficile è anche il numero dei volteggi a cavallo, che culmina con una serie di salti mortali all’indietro da un cavallo all’altro, da parte di Joseph, mentre si rivela di impatto enorme il grande carosello del quadro esotico con la bellezza di trentacinque animali diversi tutti in pista contemporaneamente: otto cavalli, otto cammelli, cinque elefanti, cinque asini, quattro zebre, quattro lama e una giraffa.

Meritato è anche l’oro alla troupe di Shangai. I giovani acrobati cinesi hanno presentato due numeri: una serie di piramidi umane ai limiti dell’impossibile, con tutti gli artisti in equilibrio con le sole mani sul dorso degli altri, e una serie di salti mortali alla sbarra russa.

Tre i clown d’argento: uno a sorpresa, ma meritatissimo, al bizzarro clown russo Sergey Prosvirnin, virtuoso della batteria e delle claquettes, accompagnato da figlio e nipote, gli altri due ad altrettanti numeri acrobatici: il potentissimo e meraviglioso mano a mano del Duo Ballance (i rumeni Constantin Ciabotaru e Dan Taziauanu), che non avrebbe sfigurato anche sul podio più alto, e l’elegante balletto aereo dei ceki Dimitr e Nancy Stauberti alla pertica.

Generosi, infine, i cinque clown di bronzo (troppi): alle acrobate della Mongolia sui monocicli, ai trapezisti russi “The Heroes”, alla troupe Vavilov, sempre russa, alla piattaforma aerea (un numero molto originale e moderno del Rosgoscirk), all’acrobata canadese sulla ruota a terra Jonathan Morin (un numero molto contemporaneo), e al giovane e velocissimo giocoliere spagnolo Michael Ferreri, ventuno anni appena, che avrebbe potuto benissimo salire di un gradino senza scandalizzare nessuno.

Un’ottima edizione, in conclusione, di quelle che riconciliano con lo spettacolo e con il mondo del circo. Non a caso Montecarlo si conferma ogni anno come il Festival del circo migliore e più prestigioso del mondo. Resta da segnalare l’unica presenza italiana, quella della pattinatrice Ursula Rossi, in un buon numero in coppia con il portoghese Leandro Zeferino. Ottima, come al solito, l’orchestra diretta dal Maestro Reto Parolari. Modesta, come al solito, la presentazione di Petit Gougou. Impeccabile, come sempre, l’organizzazione.

LA PAGELLA

42° Festival Internazionale del Circo di Monte-Carlo: voto 9

www.montecarlofestival.mc

Il pas de deux di Joseph e Merrylu Richter, Clown d'oro …

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