Laggiù nel lontano guest

Quattro video cau boi senza inghiani

I film guestern, soprattutto i peggiori (quelli che tutti hanno visto dopo che li ha visti Tarantino e che neanche Klaus Kinski avrebbe voluto interpretare), lasciano il segno. Improvvisamente nel panorama della videomusica commerciale martellante sono sbocciati alcuni tremendissimi e spinosissimi cactus senza alcun fiore, che però non possiamo mica fare finta di non aver visto.

E allora, uno dietro l’altro eccovi questi imperdibili esempi di deboscia intellettiva: l’uomo dalla giacchetta mai posto Pitbull (più Ke$ha, che è meglio) in Timber; il duo anglobelga SAULE+Charlie Winston con Dusty Men e poi un imbarazzantissimo Max Pezzali, con I cowboy non mollano. Per finire, fuori classifica (bonus track) i romani de roma Drifting Mines con Water Or Gasoline.

Far west in sartoria

Pitbull! Il rapper statunitense di origine cubana, conosciuto anche come Lil’ Chico, Mr. 305, Mr. Worldwide, nato Armando Christian Pérez a Miami, il 15 gennaio 1981, è un ragazzotto con molti problemi di sartoria (le sue giacchette gli tirano sempre, o il bavero, o la manica) ma nessun problema con le ragazze e le classifiche mondiali. Pur non dimostrando alcuna dote artistica, anche in questo strepitoso imbecillissimo video farcito di stupende ballerine, l’eroe dal completo in lino stiratissimo (azzurrino e fucsia alternativamente) si sistema gli occhiali, fa le faccette, mentre in una località paradisiaca tra i Caraibi e il Far West la tarantolata di turno (Ke$ha, classe 1987) fa «eo-oòo-ueo-oo», villosi omaccioni panzuti si sfidano a ubriacarsi vicendevolmente, e le ballerine di cui sopra (in minishort e minicanotta) si dimenano vorticosamente. Intano l’armonica suona. «Timber» (tronco trave legno) è il grido che i rudi taglialegna lanciano per avvisare che l’albero tagliato sta cadendo.

Duello in salsa belga

È stato invece ripescato a sorpresa dalle secche della classifica belga (in cui stagna dall’espluà dell’anno scorso) l’incongruo ibrido western francoanglofono del duo composto da SAULE (scritto tutto maiuscolo, al secolo Baptiste Lalieu, autore compositore e interprete belga) e Charlie Winston (nato in Cornovaglia come Charlie Winston Gleave, 1978, ora residente in Francia dove ha fatto soldini). Poi uno si chiede perché la musica pop francofono non ha successo fuori dei paesi francofoni (e forse nemmeno in quelli). I due polverosi giovinotti, dopo essersi addentrati in una foresta (le impervie pluvie Ardenne?) inseguitisi reciprocamente in un saloon, tra un pletora di foschi tipacci e torbide battone, finiscono per confrontare l’uno con l’altro i propri snudati avambracci da cui tatuata si legge una mappa del tesoro, di cui ciascuno aveva solo la metà eppure non si capisce come sono riusciti a trovarsi lo stesso. Ma scavato e aperto il forziere, oltre ai dobloni, trovano… Improponibile.

L’ultimo treno per Voghera

Max Pezzali, quello dell’Uomo Ragno morto, all’anagrafe Massimo Pezzali (Pavia, 14 novembre 1967) è riuscito a farsi convincere ad interpretare uno dei più patetici video della storia, in cui egli stesso lui medesimo interpreta la parte di uno stagionato cauboi rotto a (e da) tutte le esperienze, nel ruolo ammonitore ammaestratore di uno spaesatissimo bimbo stile mulino bianco. Fino a che si scopre che il villaggio guestern è in realtà un parco giochi in tema da qualche parte della novembrina pianura padana (nella realtà appunto agghiacciantemente a Voghera); e Max (un po’ troppo dimagrito, non starà mica male?) viene lì abbandonato da tutte le altre comparse che se ne tornano a casa smessi gli abiti di scena, solo con il suo buonismo. In confronto l’androide pazzo Yul Brinner di Westworld (1973, in Italia Il mondo dei robot) era tanto meglio: voleva ammazzare tutti i turisti; anche se in fondo era davvero meno inquietante. Sarà per la prossima volta.

Bonus: all’amatriciana

In confronto ai primi tre, pur nella sua ingenua irrimediabile ruvidezza di suono e immagini, Water Or Gasoline dei Drifting Mines (de Roma) è una figata mostruosa. Intanto è stato ideato scritto diretto e interpretato da Adalberto Correale (voce e chitarra della band romana) che sa pure menare de kun-fu e de arti marziali, e lo dimostra in coreografica lotta con altri aitanti ragazzi (ma però le braghe da Uma Thurman no, per favore); e solo per questo vale mezzo milione di mossette occhiali-giacchetta di Pitbull. Girato interamente a Roma, gli interni presso un famoso pub bar saloon in Zona Capannelle, il pezzo è ispirato ad una classica frase che si ritrova in molte canzoni blues delle origini (ho chiesto dell’acqua e mi hanno dato benzina): ne avessero bevuta sul serio, soprattutto gli altri partecipanti al video, sarebbero risultati meno intimiditi e ingessati nella spaventosa non recitazione. Però tutto considerato: bene bravo sette più!

Videomusica in stile vecchio West.

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