Il ritorno di Lara
finalmente un vero
circo Orfei
Una nuova produzione italiana
Lara Orfei, la figlia di Moira, ha abbandonato non senza polemiche lo chapiteau che porta il nome della regina del circo italiano, dove continua l’attività il fratello Stefano, e si è alleata con la famiglia Coda Prin, un’altra antica dinastia circense, per dare vita a un nuovo spettacolo sotto l’insegna di Rolando Orfei, figlio di quel Rinaldo che con i fratelli Liana e Nando creò un circo famosissimo negli anni Settanta. In pista, insieme a Lara, tutta la sua famiglia: il marito Micha e i figli Moira Jr. e Walter Jr. che portano il nome dei nonni, oltre al più giovane Alexander. Uno spettacolo piacevole e più che dignitoso.
Date le condizioni attuali (piuttosto penose) dei circhi italiani, che costringono a espatriare per vedere spettacoli di qualità (ce ne sono, anche di ottimo livello, vedi in Svizzera l’ultima stagione del Knie, per dirne uno), fa piacere imbattersi ogni tanto in Italia (sempre più raramente in verità), in qualche chapiteau in cui non ti vergogni di entrare e da cui non esci arrabbiato e deluso alla fine, come spesso succede.
E’ il caso del circo di Lara Orfei, la figlia di Moira, la regina, che giustamente nei manifesti pubblicitari titola: “Finalmente torna il vero circo Orfei”, come per far capire a un pubblico disorientato da tante insegne fasulle in circolazione (confronta su “Il Ridotto” l’articolo “Quanti finti circhi Orfei”), che questa volta non verrà ingannato e preso in giro, che gli Orfei sono veri Orfei, e che lo spettacolo vale davvero il prezzo del biglietto (piuttosto caruccio peraltro, specie per i biglietti ridotti –si fa per dire- per i bimbi).
Lara, che è un’artista eccellente (cavallerizza, trapezista, acrobata, equilibrista, giocoliera), che può vantare un clown d’argento al Festival di Montecarlo nel 1989, quando aveva solo 21 anni, in coppia con il fratello Stefano in un numero intrigante di alta scuola equestre, ha lavorato solo saltuariamente negli ultimi anni, al circo della madre, impegnata com’era nell’allevare i propri figli. Alla scomparsa di Moira ha lasciato al fratello Stefano la cura del circo che continua a portare il nome della regina (anche per un certa incompatibilità con la moglie di Stefano, l’attrice Brigitta Boccoli), e si è unita alla famiglia Coda Prin, altra antica dinastia circense, per dar vita a una nuova produzione sotto l’insegna “Rolando Orfei”, figlio di quel Rinaldo che coi fratelli Liana e Nando creò un circo famosissimo negli anni Settanta.
Lara, scavalcati i cinquant’anni ancora bellissima (ma com’è magra), un po’ a sorpresa (ed è un peccato), non si occupa della cavalleria, che lascia (senza infamia e senza lode) ad Athos Adami, titolare della compagnia, e rispolvera con brio, bizzarramente in apertura, un’altra sua vecchia passione: quella per le grandi magie. In pista scende tutta la sua famiglia: dal marito russo Micha Malachikine, che fu acrobata al circo di Stato di Mosca (e appare ancora bello tonico), che collabora alle magie e s’impegna in un complicato mano a mano con il figlio più piccolo, Alexander, al dotatissimo verticalista Walter Jr. chiamato Walterino, premiato quest’anno come miglior virtuoso del corpo al festival dell’arte circense italiana, alla figlia Moira Jr. chiamata Moirina, che ha lo sguardo, i capelli e il fisico della nonna, e ha creato un numero originale di hula-hoop acrobatico.
Completano lo spettacolo un buon numero di gabbia (anche questi sempre più rari, ormai), con le tigri del domatore tedesco Rafael Markus, la parata degli animali esotici (cammelli, lama, zebre, bisonti, zebù, l’elefantessa indiana Andra, finalmente un circo con molti animali), un paio di numeri a cinghie e tessuti aerei, e un’attrazione nuova, molto moderna e interessante, quella della “donna laser” Kelly Maugeri. Onesto il lavoro dei clowns Oronzo e Cirillo.
Nell’insieme, uno spettacolo piacevole, più che dignitoso.
LA PAGELLA
Circo “Rolando Orfei” con Lara Orfei. Voto: 7