I film
che non avete
ancora visto
e neanche io

settembre 2012

Finita la 69.esima mostra del cinema di Venezia, ecco un assaggio dei portentosi films in arrivo sui vostri schermi per il nostro reciproco diletto. Con tre inediti panorami del Palazzo della Mostra e zone circonvicine com’essi realmente appaiono desolati durante tutti giorni della manifestazione (e anche di notte) tranne quando le stars brevemente ingrediscono tra la turma dei poveri fotografi sfruttatissimi.

Cari amici, eccoci qua! Il vostro amatissimo barone Heinz Krauss von Espy, direttamente dalla conciergerie dell’hotel Les Pantalons Rouges di Bad-Gadesbourg nel cantone di Uri, in Schvizzerha. Vi sentite bene? Io sì.

Finita la 69.esima mostra del cinema di Venezia, tutti si chiedono perché non premiano mai con un premio importante il cinema italiano. Ma per forza! Non sono mica le Olimpiadi. Azzardo un’ipotesi mentre passeggio tra gli abeti: che sia perché i film italiani sono girati da registi e recitati da attori che conoscono la realtà tanto quanto io conosco l’allevamento delle mucche, la preparazione del cioccolato, la bucatura del formaggio e la meccanica degli orologi a cucù (cioè pochissimo)? E che nemmeno per sciovinismo patrio prendono un premio abbastanza grosso? Sarà?

Intanto do un ossetto croccante al latte alla mia dolce Elsbieta. Tieni, amore!

Persino gli americani, quando vanno in Italia a fare un film, lo fanno bruttissimo! La mia piccola Elsbieta, lei, per esempio, adora tantissimo quel bell’uomo di George Clooney — anch’io lo adoro per la verità — ma quando ha visto The American ha vomitato tutti gli ossetti al latte sul divano!

Invece a Venezia hanno premiato un altro film di coreani che si fanno male tra di loro per vendetta; però non hanno premiato Takeshi Kitano, si vede che si sono stufati persino loro.

Comunque se siete pronti ecco a voi l’imperdibile Magic Mike di Steven Soderbergh (quello di Ocean’s Eleven, Twelve e Thirteen per capirci). Avete presenteShowgirls Paùl Ferhùfen? No, ma dài, è appena del 1995! Insomma lì ci sono belle ragazze che dimenano i culetti sul palcoscenico e scoprono amaramente che non è tutto oro ciò che luccica, che giovinezza si fugge tuttavia, e che un bel culo non dura tutta la vita. Ecco! Steven Soderbergh ha fatto la stessa identica scoperta dell’acqua tiepida, solo che al posto delle femminucce questa volta a dimenare i culetti, e anche gli addominali e i pettorali e i dorsali, e oh mio dio! che addominali e che pettorali e che dorsali e che glutei!!! ci sono i maschietti!!!
E giubbotti e pantaloni di cuoio aperti davanti e di dietro, catene borchie stivali!!! Oh mio dio!!!

Ci dicono che è un film rivolto ad un pubblico essenzialmente femminile, ma io ci andrò lo stesso, figuriamoci!!!

Bene, per adesso basta così, è stato un agosto rovente, qui nella conciergerie dell’hotel Les Pantalons Rouges di Bad-Gadesbourg nel cantone di Uri, in Schvizzerha. Il film esce lì da voi il primo giorno d’autunno. Sugli abeti crescono le pigne e sui castagni maturano i marroni, e Elsbieta vuole un altro ossetto al latte!!! Ciao ciao! ★

I film che non avete ancora visto e neanche io settembre 2012