VENEZIA — Ogni foto ha la sua storia, che solitamente non viene raccontata. Ma nel Ridotto trovate anche le storie che stanno dietro alle fotografie, o anche davanti.

Evoluzioni Lagunari — foto cf44, cf46, cf48, cf57 e cf63: sono state scattate la sera del 6 maggio 2012 dal campanile di San Giorgio: la super nave Costa Fascinosa infatti era in uscita per la crociera inaugurale, con a bordo illustri ospiti e giornalisti, da Venezia a Dubrovnik: il giorno precedente era stata presentata al mondo, con una cerimonia nel teatro di bordo, presenti il ministro dei trasporti Piero Gnudi, il presidente di costa crociere Pierluigi Foschi e l’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono: consegna della campana al comandante e alzabandiera sul ponte, poi mega banchetto per tutti. Costa Fascinosa è attualmente la più grande nave di Costa Crociere: stazza 114.500 tonnellate, lunga 306m, larga 35m e in altezza circa 59m.

Evoluzioni Lagunari — foto dt130 e dt154: il passaggio di una grande nave visto da Piazza San Marco: per l’esattezza dal sotoportego della Torre dei Mori, da sopra una scala, ovviamente la mia, maledicendo i banchi di souvenir che mi coprivano la visuale, nonostante la scala: le navi escono verso sera, dalle 16 e 30 in poi, orario con alta presenza turistica a San Marco, particolarmente in estate, quel giorno era il 13 luglio 2012: tuttavia nessun straniero ha battuto ciglio vedendomi lì in cima alla scala di alluminio: l’unico a fermarsi e a chiedere che aspettavo è stato Giandomenico Romanelli, l’ex direttore dei musei civici: mi ha suggerito un fotolibro contro i banchetti di souvenir che oscurano il molo e le comitive inquadrate a colonna che inondano Riva degli Schiavoni.

Evoluzioni Lagunari — foto dt170, dt179, dt190 e dt194: sempre il passaggio di una grande nave, visto da una terrazza condominiale degli appartamenti siti nell’ex Birreria Dreher, alla Giudecca, accanto allo Stucky. era il giorno successivo, cioè sabato 14 luglio: allo spettacolo assistevano anche una coppia di anziani inquilini del complesso residenziale, saliti lassù per godersi il fresco: all’inizio erano molto allarmati dalla mia presenza, io, estraneo al palazzo, soprattutto la donna, che mi ha interrogato stretto finchè confessai che ad aprirmi l’ingresso era stata una signora francese, di mia conoscenza, la quale, essendo un pò stravagante, ho inteso, da qualche commento proferito a mezza voce dall’anziana signora mentre il marito annuiva con cenni del capo, non gradita come condomina. Alla fine abbiamo fraternizzato, e dissero che anche loro erano lassù per il passaggio delle navi, affascinati dallo spettacolo dell’enorme paese galleggiante, con tutta quella gente afformicata sopra, qualcuno anche in mutande nell’intimo (pensava quello) del balcone-cabina. I miei due compagni intuirono l’arrivo della navona da segnali per me impercettibili, poco prima che la prua apparisse alla nostra sinistra: per quei due anziani veneziani le grandi navi, miracolo dell’ingegneria navale italiana inimmaginabile nella loro passata gioventù, sono una benedizione, mentre invece chi rompe con rumore assordante, anche in piena notte, sollevando onde perchè troppo sottoriva è il ferry boat dell’Actv, che collega il Tronchetto con il Lido.

Evoluzioni Lagunari — foto Ve017 e VE032: il passaggio in Bacino di San Marco della MSC Divina visto da Via Garibaldi, nel tardo pomeriggio del 2 giugno 2012: per l’esattezza a metà di Via Garibaldi, davanti alla trattoria da Giorgione (l’oste cantautore di Cancara), sempre in cima dalla mia scala: l’immagine che ne esce, sempre mozzafiato per la prospettiva e i volumi che vanno a formarsi, non è una novità. Avevo scattato una sequenza lo scorso anno, più o meno nello stesso periodo: la novità stavolta è la scala, ed essendo sabato, col via vai del mercatino dell’antiquariato in corso proprio in Via Garibaldi, e la nave in ritardo, non sono passato inosservato ai castellani, e, ahimè, eccomi bersaglio della loro ironia. Ho aspettato fino all’ultimo prima di posizionare la scala, nascosta all’angolo di una calletta, ma alle 16 e 30 della nave nemmeno il profilo e così, tra un apri scala e nascondi scala, quasi vergognandomi, all’ombra dei tavolini dei bar non si parlava d’altro che del fotografo che aspettava la nave. Alla fine ho lasciato la scala aperta in mezzo alla via, tanto un gruppetto di curiosi la custodivano, anch’essi ormai in attesa del passaggio della nave, qualcuno munito di telecamerina o videofonino: finalmente, alle 17 e 45, la scura sagoma del piccolo rimorchiatore ha annunciato la prua della navona bianca. Per la cronaca la MSC Divina lo è anche nelle dimensioni: infatti è la più grande nave da crociera del mondo, stazza 137.000 tonnellate, è lunga 333 metri per 37 di larghezza ed è alta circa 60 metri.
Piccoli Navigli — foto ngn11, ngn24, ngn35: sono immagini del corteo acqueo indetto dal comitato No Grandi Navi il 14 aprile 2012: il questore non lo aveva autorizzato, in base ad una precedente normativa disposta dal prefetto quando il Canal Grande venne più volte bloccato da caparozzolanti, gondolieri e motoscafisti: per giunta pioveva a dirotto dal mattino, tutto faceva intendere ad un flop: invece fu un successo, circa settanta barche, per lo più a remi, con almeno duecento persone a bordo, sufficienti per farsi sentire dai passeggeri della grande nave della Cunard in uscita quel pomeriggio: i manifestanti, ripresi dalle telecamere della polizia, vennero tutti segnalati alla Procura della Repubblica.

Piccoli Navigli — foto DSC7876, DSC8044, DSC8167, DSC-7789, DSC-7819, DSC-7820, DSC-7956, DSC-8018, DSC-8030, DSC-8156, DSC-8159, DSC-8174, DSC-8203, DSC-8215: sono immagini della grande manifestazione del 17 settembre 2012: grande per i numeri, con circa duecento barche di tutti i tipi, tradizionali e non, a remi, vela o motore, grande per il numero dei partecipanti, più di mille sparsi tra le barche e punta della dogana, grande per i mezzi impegnati dalle forze dell’ordine, tredici tra motoscafi, vedette e gommoni, sette moto d’acqua e un elicottero, grande per l’inatteso finale stile Apocalypse Now, con voli radenti per sollevare turbini d’acqua e vento e disperdere le barche in attesa delle navi, rischiando di rovesciarle, i tentativi di speronamento ed evoluzioni delle moto d’acqua per sollevare getti d’acqua come idranti sui manifestanti, insomma una vera e propria battaglia navale, durata per quasi due ore dalle 18 alle 20, dove le forze dell’ordine hanno lamentato quattro contusi, mentre stranamente nessuna vittima tra i No Grandi Navi, e sì che erano bagnati zuppi, con qualche mascareta semiaffondata e una cassa stereo bruciata dall’acqua salsa. Per la cronaca, la stampa estera diede maggiore risalto all’evento. ★