Cuginetti
litigiosi

Ci sono notizie che ti schiantano. Come quella, rivelata nientemeno che dal Wall Street Journal (va bene che è ancora estate, ma non avevano proprio nient’altro di cui occuparsi?), che accavallare le gambe fa male alla salute. Caspita. Non ci avevo mai pensato. Ma ora che lo so farò molta attenzione. Difatti, spiega sempre il giornalone, si rischiano brutte conseguenze: dolori al ginocchio, all’anca e all’area pelvica. Questi ultimi, pare, particolarmente acuti. Molto meglio evitare, allora.

Non mi sono ancora ripreso da questa ferale scoperta, e da quell’immaginona correlata che non riesco a togliermi dalla mente, delle gambissime di Sharon Stone superbamente accavallate in “Basic Instinct”, che cado prigioniero di un’altra tragica notizia che mi fa sobbalzare: quella che nella lite fra i cugini di campagna sono dovuti intervenire nientemeno che i carabinieri.

No, non si tratta di parenti miei che lavorano nei campi (e che pure avevo…) ma del noto complesso di musica leggera degli anni del beat italiano denominato appunto “I Cugini di Campagna”, fondato dai gemelli Ivano e Silvano Michetti (69 anni, ancora in scena), attivo sin dal 1970 con 18 album incisi, e canzoni celeberrime come “Anima mia”, ma anche pezzi indimenticabili come “Il ballo di Peppe”, “Tolon Tolon”, “Di di yammi” e “Viva D’Artagnan”.

Cos’è successo? E’ successo che uno di loro, Nick Luciani, la voce solista (quello alto, biondo, capelli lunghi coi boccoli, vocina d’angelo, anni quarantasei), uscito dal gruppo due anni fa dopo vent’anni, in polemica coi gemellini Michetti perché “non mi lasciavano esprimere la mia creatività”, l’ha fatta grossa. A detta dei cuginetti gemellini, ben s’intende.

E cioè, nonostante si fosse impegnato davanti ad un notaio, al momento della rottura, a non usare più il nome dei “Cugini di Campagna”, come ha raccontato ai giornali specializzati il cuginetto gemellino Ivano, ha invece fatto un concerto in piazza, alla sagra dell’Assunta di Poggiomarino, un paesetto vicino a Napoli, presentandosi nei manifesti come “Nick Luciani dei Cugini di Campagna”.

Apriti cielo. I cuginetti gemellini si sono arrabbiati moltissimo, lo hanno denunciato e gli hanno mandato i carabinieri, che alla fine del concerto lo hanno fermato, gli hanno consegnato la denuncia e per poco non lo hanno arrestato.

Ora toccherà al giudice dirimere la questione. E ordinargli, forse, di scrivere la prossima volta: “Nick Luciani già (o ex) dei Cugini di Campagna”. Ma, forse, i cuginetti gemellini non si accontenteranno, e gli contesteranno anche questa dicitura. Impossibile, peraltro, cancellare il passato.

Come se ne esce, allora? Con un po’ di buon senso. Accavallando le gambe e lasciando che sia il pubblico a decidere. Se vale la pena andare ad ascoltare Nick Luciani senza i Cugini di Campagna o i Cugini di Campagna senza Nick Luciani. Magari scoprendo che vale la pena andare ad ascoltare gli uni e gli altri. O, più probabilmente, che non vale la pena andare ad ascoltare né gli uni né gli altri.

LA PAGELLA

Nick Luciani: voto 5
Cugini di Campagna: voto 5
Sharon Stone: voto 9

I Cugini di Campagna (Nick Luciani è il secondo da sinistra…

Cuginetti litigiosi