Come l’equilibrista sul filo

La lettura della mano di Angelica

Cara Angelica,

la tua mano sinistra tendente al conico, elegante e nel contempo misteriosa, delinea due tendenze opposte: ad un senso estetico piuttosto rimarchevole, dove la raffinatezza gioca un ruolo di primissimo piano, si contrappone una pervicacia altrettanto incisiva nel declinare un carattere solo in apparenza docile e suadente. Non è così: possiedi uno spirito combattivo pur se ingentilito dall’aspetto accattivante tipico della sirena ammaliatrice. Ma forse il paragone più calzante è quello di ghiaccio bollente. Vediamo di spiegarne il perché.

Secondo la classificazione tradizionale di Casimir Stanislas d’Arpentigny, uno dei più autorevoli chiromanti dell’Ottocento, la tua mano mancina viene definita fisica, ossia armonica per eccellenza: dita lunghe, flessibili e ben curate, pollice che s’erge imperioso verso l’alto ad indicare lo slancio ideale tipico di chi si batte per cause nobili, palmo pieno costellato da un intrico di segni a renderlo più intrigante e schermato. Ne cito due a mo’ di esempio: segno dell’inquietudine e segno dei viaggi, intesi soprattutto come viaggi della mente.

Le dita rappresentano la parte istintiva della personalità e delineano come sappiamo elaborare i nostri pensieri. Nel tuo caso specifico, la loro lunghezza assicura che possiedi gusto del dettaglio e capacità d analisi. Dal palmo emerge invece la componente pratica del tuo carattere, stabile quando le cose dipendono dalla tua volontà ma mutevole in presenza delle onde emotive e pulsionali provocate dalla passione e dall’attrazione fisica. È come se in te convivessero due diverse persone, nell’ambito di un insanabile conflitto tra ragione ed istinto dove, qualsiasi ne risulti il vincitore, alla fine della corsa qualche lacrima la dovrai pur sempre versare.

Tradotto il soldoni: risulti eticamente monogama ma istintivamente bigama: sei sempre in bilico, come l’equilibrista che cammina sul filo. Naturalmente non lo dai mai a vedere all’esterno. Per cogliere questa tua duplicità bisogna vincere schemi e luoghi comuni, valutando il tuo umore solo dal fatto se ridi o piangi. Non ti devi pertanto meravigliare più di tanto se su di te vengono fatti i giudizi più disparati. Qualcuno potrà cogliere il tratto trasognato del tuo carattere, altri la tua ipersensibilità e l’attrazione per l’arcano ed i misteri ad esso collegati, occultismo e misticismo compresi. Altri ancora scambieranno la tua gentilezza nei rapporti per remissività, i tuoi dubbi per indecisione, le tue aperture al prossimo per leggerezza o infedeltà, quando invece fascino e lealtà rientrano nel tuo dna. E via disquisendo. Questo argomentare su di te a compartimenti stagni appare limitativo poiché non coglie la vera essenza temperamentale, ben più complessa e articolata di quella che potrebbe sembrare ad un’analisi di facciata.

Ecco un altro esempio: dalle tue dita staccate l’una dall’altra si evince che sei un tipo estroverso e socievole, dotato di una empatia verso gli uomini (anche verso gli animali) lodevole. L’indice che piega sul medio significa grande attaccamento alla famiglia e interessi scientifici. Ma il medio è a sua volta piegato sull’anulare: ciò ti rende un soggetto tendenzialmente ansioso che sa abbinare l’interesse per la scienza con l’amore per l’arte.

Da tale connubio deriva un arricchimento così concepito: il tuo giudizio estetico non è mai frutto di una valutazione d’acchito dettata dall’onda emotiva bensì il frutto di una rielaborazione concettuale dove ragione e istinto trovano finalmente una simbiosi perfetta. Ciò vale anche nel campo della creatività e, almeno in parte, nel lavoro.

Nell’arte si compie il miracolo che in campo sentimentale risulta pressoché impossibile. Qui il fattore sublimante diventa decisivo. Se vuoi un consiglio, il cammino artistico (quale esso sia) diventa per te una medicina imprescindibile. Penso come prima istanza alla pittura perché possiedi nel senso cromatico il tratto distintivo più evidente.

Dalla linea del Cuore emerge che, dopo qualche storia ballerina, hai trovato finalmente stabilità sentimentale, resa evidente dalla croce (come tu stessa segnali) posta sul monte di Giove, alla base dell’indice. In genere la croce rappresenta un segno negativo. In questo caso no, risulta di buon auspicio ed indica un’unione felice, pur se con qualche ostacolo esterno ancora da superare, poiché il disegno crociato appare un tantino sbiadito e con qualche imperfezione.

Croce o non croce, il problema sei tu, sempre alla ricerca di stimoli nuovi e di emozioni estreme che ti aiutino a sconfiggere il demone della noia e dei luoghi comuni che alberga in te e del quale non riesci a liberarti.

Che altro potrei dirti?. Che sei una donna stupenda ma di non agevole gestione. Con te puoi conoscere l’inferno e il paradiso. Bisogna saperti prendere come sei, nel bene e nel male, senza la velleitaria illusione di volerti cambiare.

Qua La Mano - Lettura gratuita della mano via web! Angelica…

Come l'equilibrista sul filo