Blending Together
Ferite
caparbiamente
rimarginate

Due donne, due artiste, una americana di origini coreane (Jeon Kuihee), l’altra veneziana (Fernanda Facciolli) si sono incontrate ed espongono insieme a Venezia. Hanno scoperto di guardare nella stessa direzione per sostenere, attraverso la loro pittura, un dolore, una fatica del vivere, che solo la creatività può in parte sopire, una ferita dell’anima, che il fare arte placa.

Fernanda Facciolli lavora ormai da tempo sul corpo femminile con una grafia dinamica, che percorre sinuose figure mitologiche, per creare dialogo e continuità tra le antiche religioni matriarcali del Mediterraneo.

I volti scompaiono per lasciare spazio e attenzione al corpo femminile, che un segno veloce, guizzante percorre. Arianna, Ippodamia, Dittima o Dea Luna quello che l’artista mette in rilievo non è la diversa identità di queste figure mitologiche, ma il loro essere donne, la loro femminilità. Linee intense percorrono e non chiudono le forme, che colloquiano con lo spazio, guizzano e si muovono in esso e con esso, ad evidenziare la loro appartenenza ad un tempo mitologico, che noi possiamo solo evocare.

Il colore blu predominante crea lontananza, che è quella del mondo ancestrale a cui queste creature appartengono.

Linee nette e precise, quadrati dai colori primari, che si rifanno all’essenzialità geometrica delle forme astratte del costruttivismo russo caratterizzano l’opera pittorica dell’americana-coreana Jeon Kuihee.

Una luce, talvolta dorata, traspare ed emerge improvvisa da pareti di nera intensità. L’artista elabora forme ordinate, rigorose, razionali a fronteggiare un mondo sempre più caotico, crudele e spesso incomprensibile per trovare nell’arte una essenzialità zen e minimalista.

Entrambe rifuggono dal presente, dal contemporaneo privo di poesia e speranza, una realtà che ha inferto loro ferite che caparbiamente sono state rimarginate e che entrambe non vogliono o non possono né evocare, né raccontare. Entrambe hanno nostalgia l’una di un ordine e di una razionalità che sembra non appartenere più all’arte contemporanea. L’altra di un mondo mitologico sorretto e governato da divinità comprensive, madri onnipotenti e consolanti nel loro abbraccio universale. ★

Al Caffè Centrale di Venezia,
a cura della Galleria d’Arte Il Dictynneion
Blending Together dal 25 maggio al 7 giugno 2012,
Caffè Centrale Venezia
San Marco, Piscina Frezzeria n. 1659/B, 30124 Venezia

Blending Together - Ferite caparbiamente rimarginate