Soffia nel vento
la poesia di Strinati
Nella traduzione di Carles Duarte i Montserrat
Torna sulle pagine de «Il Ridotto» la poesia intensa e raffinata di Fabio Strinati, uno tra i più interessanti giovani poeti italiani. Le liriche che presentiamo sono state tradotte da Carles Duarte i Montserrat, al quale questi versi di «Soffia il vento» sono dedicati. Carles è a sua volta uno dei più apprezzati poeti catalani, ma è anche scrittore, linguista, traduttore e politico. Nativo di Barcellona, ha pubblicato molti volumi di poesie, saggi e racconti. Ed è stato, tra l’altro, segretario generale della Presidenza della Generalità di Catalogna durante il governo di Jordi Pujol, nonché vicepresidente del Forum universale delle culture. Un incontro fecondo tra uomini di cultura e di ideali. E versi da leggere e da rileggere. Dell’uno e dell’altro.
SOFFIA NEL VENTO
A Carles Duarte i Montserrat
Oltre una frontiera
forgiata dal sole
vagano le ombre,
le sagome
e quel respiro
del vento assiduo
che soffia sulle fronde
di alberi antichi
vessati dal tempo.
Vagano nei fiumi,
le sostanze fertili
al di là del mare
quand’è sera
e penetra
così informe alta marea
che tutto sembra
nascere e tacere
nell’inchiostro
a poco a poco,
modulato in un sentiero
la scalinata di un addio.
*
Sotto il cielo esteso di Barcellona
navigano luci e scorribande. Soffia nel vento
una parola nata da un foglio bianco
sopra uno specchio le immagini stanche…
il volto di una donna
d’istinto e d’eleganza si cela sguardo
puro nel cerchio assorto di una danza
l’attimo che si dilata, oltre un ricordo
indelebile intravedo abile tramonto,
guerriero ed immortale.
*
Els immortals sogni sbucano nel buio
della notte ascoltano storie di vecchi
rantoli e fantasmi avvolti dal sonno
e dal catrame. Foreste nascoste
moltitudine di schiere, soldati vestiti di terra
umida coltivata con le sofferenze
di gabbie e filo spinato: soffia nel vento
il suono di rivoluzione!
ALENA AL VENT
Enllà d’una frontera forjada pel sol
vaguen les ombres, les siluetes
i aquell respir del vent constant
que alena damunt del fullatge d’arbres
antics vexats pel temps. Vaguen
pels rius, les substàncies fèrtils més enllà
del mar quan arriba el vespre i penetra
tan informe marea alta
que tot sembla
néixer i callar a la tinta
a poc a poc, modulat en un sender
l’escalinata d’un adéu.
*
Sota el cel estès de Barcelona
naveguen llums i incursions. Alena al vent
una paraula nascuda d’un full blanc
damunt d’un mirall les imatges cansades…
el rostre d’una dona
per instint i elegància s’amaga esguard
pur dins el cercle absort d’una dansa
l’instant que es dilata, més enllà d’un record
indeleble entreveig hàbil ponent,
guerrer i immortal.
*
Els immortals somnis sorgeixen dins la foscor
de la nit escolten històries de velles
raneres i fantasmes embolcallats pel son
i el quitrà. Boscos ocults
multituds de rengles, soldats vestits de terra
humida conreada amb patiments
de garjoles i filferro espinós: alena al vent
el so de la revolta!
° Nota (r.b.): non è la prima volta che sulle colonne de Il Ridotto ospitiamo le liriche di Fabio Strinati, giovane e schivo poeta italiano (è nato a San Severino nelle Marche), ma già padrone come pochi di lingua ed emozioni. La sua voce è limpida, intensa e raffinata. Rara e preziosa. E’ anche altro, Strinati, è scrittore, pianista, compositore, fotografo, artista visivo. Ma sarà perché dice che “la poesia mi rende libero”, fatto sta che è proprio in quei versi morbidi, puliti, ritmati –che non per caso hanno conquistato numerosi premi- che la sua stella sembra più luminosa. Da “Pensieri nello scrigno” a “Nelle spighe di grano è il ritmo”, da “Un’allodola ai bordi del pozzo” a “Dal proprio nido alla vita”, da “Miracolo a Piombino” a “Al di sopra di un uomo” e “Periodo di transizione”.
Per di più, in occasione delle poesie che qui pubblichiamo, avviene il piccolo miracolo (mica tanto piccolo, poi…) di un incontro non comune, tra un giovane brillante poeta italiano, Strinati appunto, e un importante personaggio della cultura catalana, che queste poesie ha tradotto, e al quale queste poesie sono dedicate: vale a dire il poeta, scrittore, linguista, traduttore e politico Carles Duarte i Montserrat. Impossibile raccontare quante bellissime cose ha pubblicato il poeta di Barcellona, a partire da “Vida Endins” (Vita Dentro) del 1984 (su Wikipedia si può trovare tutto), basti qui dire che, al di là della sua indiscussa qualità letteraria, è stato segretario generale della Presidenza della Generalità di Catalogna durante il governo di Jordi Pujol e vicepresidente del Forum Universale delle Culture.
LA PAGELLA
Fabio Strinati. Voto: 8
Carles Duarte i Montserrat. Voto: 8