Pesi e misure alcolici

Conti etilici per appassionati

E come che è e come che non è, ecco che il Mauri (Vianello, il più giovane pensionato del mondo; cioè: intendo, quando che è andato in pensione; perché adesso è vecchio anche lui) che praticamente è l’unico (di noi due) a informarsi prima degli altri (anche prima di Ciang, l’oste cinese più veneziano di tanti veneziani, che ci ha anche il telefonino intelligente); ecco che il Mauri ha scovato questa cosa che l’alcol non è uguale per tutti. Internazionalmente parlando, s’intende.

Sembra, secondo uno studio autorevole condotto da alcuni ricercatori accreditati (non come me, Andrea Silvestri, e il Mauri qui presente Vianello, che siamo stati screditati ormai da decenni) sembra dicevo che paese che vai misure che trovi.

Insomma, c’è l’indicazione nientepopodimeno che dell’Organizzazione mondiale della Sanità che fissa al limite ridicolmente basso di dieci grammi di alcol a testa per giorno l’assunzione massima di etanolo per un adulto (sembra che ai giovani invece niente; e ai vecchi ancora di meno: non di niente, di dieci grammi). Il che vuol dire che se bevete un bicchiere medio di vino medio (diciamo a dodici gradi di volume di alcol) siete già oltre il limite: totalizzate ben undici virgola sette grammi di etanolo.

Come faccio a saperlo? Ovvio: il Mauri ha scoperto la formula! Infatti quando che guardate l’etichetta di una bottiglia di vino o di alcolico qualsiasi trovate scritto il volume percentuale di alcol dentro della bottiglia, non il peso dell’etanolo che ci è contenuto dentro. «Questo porta a una certa confusione, datosi che – spiegava il Mauri nella posa classica dell’allocutore da osteria: appoggio sulla gamba destra, mano destra in tasca, gamba sinistra leggermente flessa, bicchiere all’altezza del petto nella mano sinistra, braccio sinistro morbidamente flesso (alternare secondo bisogna) – datosi che il peso specifico dell’etanolo è inferiore al suo volume».

La formula ve la scrivo sotto in fine perché adesso facciamo una rapida carrellata dei pesi e delle misure delle varie nazioni. Togliendo tutti i Paesi del mondo dove per varie incomprensibili ragioni l’alcol è proibito, ecco che abbiamo il seguente panorama.

Su settantacinque nazioni considerate, tantissime ignorano le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Solo trentasette, una in meno della metà, ha messo per iscritto che cosa s’intende per  drink standard («che sarebbe – ha spiegato il Mauri alternando la posa sull’altra gamba e passando il bicchiere nell’altra mano – un barbarismo eufemistico per  bevuta minima consentita). Australia, Cina, Francia, India, Spagna e Svezia, si conformano strettamente al valore di dieci grammi; ma gli altri no. Per esempio: Islanda e Regno Unito otto grammi; Italia e Germania sono dodici grammi; Canada 13,6 (a questo punto è intervenuto anche Ciang: «perché tredici virgola cinque?» «Sarà per fare i conti meglio tra birra e uischi», ha concluso il Mauri). Più generosi gli Stati Uniti: quattordici grammi; scatenata l’Austra con venti grammi al giorno.

Dice il Mauri poi che: «Ogni paese cambia le dosi giornaliere da non superare: L’India raccomanda non più di dieci grammi al giorno per le donne e venti per gli uomini, l’Austria sedici grammi al giorno per le donne e ventiquattro per gli uomini, l’Italia venti grammi per le donne e trentasei per gli uomini e gli Stati Uniti – al massimo insieme con il Cile – quarantadue grammi per le donne e cinquantasei per gli uomini».

Ognuno fa quello che gli pare anche con la differenza tra uomini e donne (ammesso e non concesso che ci sia una differenza): per esempio in Australia il limite giornaliero è lo stesso nei due sessi: venti grammi; in paesi come Bulgaria, Germania e Svezia, gli uomini possono bere il doppio delle donne.

Insomma, ecco: ci sono differenze mostruose tra nazione e nazione. Anche se secondo il Mauri io e lui saremmo fuori scala in ogni paese considerato. Tranne forse in quelli in cui l’alcol è proibito: sono gli unici a non porre alcun limite consigliato al consumo, giornaliero o quotidiano che sia.

Ed ecco la formuletta, usando la quale scoprirete che siete oltre i limiti consigliati in ogni caso, che vi conviene fare da sobri perché sennò sbagliate di sicuro:

Grammi di alcol = (ml di bevanda x grado alcolico x 0,79) / 100
Per esempio, se bevete uno spritz al bitter minimo moderno (non quelli che fa Ciang, e ancora meno non quelli che fa a me e al Mauri), ottenete questa spassosa tabella:

ml ingrediente grammi
60ml prosecco 5,688
40ml bitter 7,268
seltz q.b. 0
totale 12,956

Ed ecco un’altra allegra tabellina per considerare i risultati senza fare i conti:

Bevande alcoliche
Contenuto in millilitri di un bicchiere medio
Alcol (g)
Calorie da alcol
Calorie totali
Vino a 12 gradi
130 (un bicchiere medio)
11,7
82
82
Vino a 13 gradi
130 (un bicchiere medio)
13
91
91
Spumante brut
100 (una coppa)
9
63
71
Aperitivo (vermut)
40 (una dose)
5,6
39
55
Vino liquoroso (Marsala)
40 (una dose)
5,6
39
41
Birra normale
330 (boccale medio)
7,9
55
101
Birra doppio malto
330 (boccale medio)
11,9
83
155
Amaro
30 (una dose)
7,2
50
55
Liquore a 20 gradi
30 (un bicchierino)
4,8
34
137
Liquore a 40 gradi
30 (un bicchierino)
9,6
67
170
Brandy
40 (una dose)
13
91
91
Grappa
40 (una dose)
13,2
92
92
Altre acquaviti
40 (una dose)
12,8
90
90

Salute!!!!

Quantitativo massimo minimo quotidiano pro capite di spritz…

Pesi e misure alcolici