Nel lago della steppa
dove nascono le cicogne
Un itinerario magico e inconsueto
Ai confini tra Austria e Ungheria, nei pressi della cittadina medievale di Rust, si trova l’unico lago di steppa dell’Europa centrale, il Neusiedler See. Atmosfere ovattate, acque basse, canneti, duecento e cinquanta specie di uccelli, alcune rarissime, e grandi vini rinomati sin dall’antichità. Un giro del lago che, volendo, si può fare anche in bicicletta, per fortuna non ci sono salite. La zona, protetta dall’Unesco, è parco naturale.
RUST (Austria) – Antico il fascino della steppa. Evoca tempi lontani, carovane di nomadi, cavalli al galoppo, battaglie furibonde, accampamenti di mongoli, donne bellissime e grandi bevute. Probabilmente prima d’ora non avete mai sentito pronunciare il nome di Rust. Per forza. È una città piccola, piccolissima, la più piccola di tutta l’Austria. Mille e ottocento anime appena, un borgo. Eppure è una cittadina deliziosa, celebre per i suoi vini, ancora cinta da mura medievali. Ed è il posto dove nidificano le cicogne. Non solo. È il posto in cui si trova l’unico lago di steppa dell’Europa centrale.
Un lago di steppa, per l’esattezza un lago in mezzo a una steppa, non è solo qualcosa di strano. Di inusuale. È qualcosa di magico. Che ha un fascino unico e misterioso. Disteso fra Austria e Ungheria, il Neusiedler See, acque quiete e basse tra i canneti, è profondo appena due metri, ed è circondato da una fascia di canneti larga fino a cinque chilometri, che copre metà della vasta superficie del lago (ben duecento e trenta chilometri), e offre rifugio a duecento e cinquanta specie di uccelli, tra i quali autentiche rarità come la spatola, il mignattaio, l’avocetta e la rarissima otarda.
Per tutelare questa ricchezza faunistica e un paesaggio in cui i vigneti si stemperano nella puszta, la caratteristica steppa ungherese, il lago è stato dichiarato patrimonio mondiale dall’Unesco, ed è protetto da un apposito parco nazionale. Ci troviamo sulla costa occidentale del Neusiedler, nel land del Burgenland. Un posto strano e bizzarro. Dimenticate i paesaggi alpini, e anche i fasti viennesi dell’Impero che fu. Qui c’è un mondo diverso. Una natura forte ma quieta, solare, verdeggiante, i vigneti sulle colline, il vento della steppa e l’atmosfera ovattata del lago.
Pensate che furono i romani a portare la viticoltura in quest’angolo della Pannonia, e che già nel Medioevo Rust era rinomata per i suoi vini. Partiamo proprio da qui per un giro del lago che, volendo, si può fare anche in bicicletta, per fortuna non ci sono salite. Si va da Rust a Morbisch, che ha un bel teatro all’aperto sul lago, e poco oltre si varca la frontiera ungherese raggiungendo Odenburg, dove è piacevole fermarsi in qualche osteria alla frasca per dissetarsi con lo Sturm, un frizzante succo d’uva leggermente alcolico che si beve ancora in fase di fermentazione.
Si prosegue per Fertod, dove sorge una sfarzosa residenza dei principi Esterhàzy, poi presso Pamhagen si rientra in Austria, per giungere a Illmitz, il comune più basso di tutti, appena cento e diciassette metri sul livello del mare. Molto frequentato dalle cicogne, questo tipico paese della puszta è la porta del parco nazionale Neusiedlersee-Seewinkel. Più avanti i canneti scompaiono e si giunge alla stazione balneare di Podersdorf, l’unico paese direttamente affacciato sul lago, dove si trova un antico mulino a vento.
All’estremità nord del lago si attraversa Neusiedl, che ospita un museo della Pannonia. L’ultimo tratto, da Neusiedl a Rust, corre fra il lago e le dolci pendici del monte Leitha, coperte di vigneti, passando per il borgo medievale di Purbach. Un paesaggio che sembra uscito da una favola. ★