Le scenografie inedite
di Mario Deluigi
In mostra con altre opere
nella Galleria Bugno davanti al Teatro La Fenice
Un aspetto inedito e meno noto dell’attività artistica di Mario Deluigi (Treviso 1901 — Venezia 1978) è costituito dalle sue scenografie. Presente ad otto Biennali d’arte e due quadriennali, fu pittore e collaboratore di Carlo Scarpa. Negli ampi spazi rinnovati della Galleria Bugno sono esposti, oltre i suoi noti grattage, i bozzetti inediti delle sue scenografie.
VENEZIA – Una sorprendente riscoperta a riprova, non solo del costante interesse di Deluigi per la musica, ma anche per lo studio e la struttura dello spazio scenico.
Lo spazio ha un ruolo fondamentale e significante sia nella sua attività di scenografo che di pittore. Nei suoi grattage lo spazio è: «…adimensionale, concepito come vuoto plastico, cioè modulazione di luce ed ombra. Toglie ombra, incide e svela il colore sottostante con segni precisi ed accurati ,che ricreano forme in continua metamorfosi costruite come sono dal gioco ritmico di pieni e vuoti.»
Le sue scene invece hanno un peso fisico ed estetico, come si vedere negli splendidi bozzetti realizzati da Mario Deluigi per le sette scene del Torneo notturno, considerato il capolavoro di Gian Francesco Malipiero (1882-1973); e quelli per le scenografie de I quatro rusteghi di Ermanno Wolf-Ferrari (1876-1948); colpiscono per la loro incisività e costruzione spaziale.
L’atmosfera oscura è resa in modo essenziale, moderno nella semplice ed efficace costruzione geometrica degli spazi dove la luce gioca un ruolo fondamentale come nei suoi dipinti. Un universo pieno di luce in costante movimento che accoglie forme e colori, elemento attivo e fondamentale sia nello spazio pittorico che in quello scenico.
Realizzati nel biennio 1950-51 i bozzetti rimasero purtroppo inutilizzati: le due rappresentazioni non andarono mai in scena al Teatro La Fenice. Il Torneo notturno di Malipiero è un’opera del 1931 composta di sette notturni andata in scena per la prima volta al Nationaltheater a Monaco di Baviera nel 1931. I quatro rusteghi di Ermanno Wolf-Ferrari è una «commedia musicale in tre atti» (secondo la definizione dell’autore del libretto, Giuseppe Pizzolato) di chiara ispirazione goldoniana: debuttò Nationaltheater a Monaco di Baviera nel 1906 e negli anni dieci del novecento ebbe grande successo in Italia.
Assieme ai bozzetti e ai grattage è in mostra anche una serie di opere informali dell’autore degli anni ‘40 e ‘50. Ricordiamo infine che Mario Deluigi è una grande padre d’arte di Venezia:
Gianni De Luigi (che ha organizzato la mostra) è regista, attore di teatro e di cinema, e maesto della Commedia dell’Arte; il figlio maggiore, Ludovico De Luigi è il grande onirico svedutista veneziano di fama internazionale.