La tradizione
teatrale veneta
lungo l’Adriatico
Varato un nuovo progetto di Gianni De Luigi
In occasione della Coppa America Gianni De Luigi ha varato un nuovo interessante progetto teatrale marinaro. Successo per la serata inaugurale intitolata Co’ fa scuro sul trabaccolo Il Nuovo Trionfo ormeggiato in Punta della Dogana (lato Salute). Nella splendida scenografia naturale della bocca del Canal Grande, con le musiche dal vivo di Giovanni Dell’Olivo e gli artisti dell’Istituto Commedia dell’Arte Internazionale. Intervista a De Luigi.
VENEZIA — Letture dalla Divina Commedia (canto XXI e XXII) acrobazie kenyote musiche veneziane contemporanea nella prima assoluta e in divenire dello spettacolo marinaro itinerante che l’infaticabile Gianni De Luigi ha varato sabato 19 maggio dalla Punta della Dogana a bordo del trabaccolo Il Nuovo Trionfo. Il progetto, che unisce le due sponde dell’Adriatico, il teatro e l’arte di navigare, si svilupperà durante l’estate in una vera e propria crociera di teatro navigante su antiche barche. La formula dello spettacolo in divenire già ottimamente sperimentata da De Luigi / Dell’Olivo con Kociss promette un altro successo di pubblico e di critica. Attori e interpreti, oltre a Gianni De Luigi, Francesca Toich, Ilaria Pasqualetto (Arlecchino), Emanuele Piovene (Balanzone); gli acrobati del gruppo Asante del Kenya; canzoni e musica dal vivo: Giovanni Dell’Olivo e la band Lagunaria: Alvise Seggi, Jimmy Weinstein, Walter Lucherini, Stefano Ottogalli.
Gianni De Luigi lo descrive così: «Il progetto unisce la tradizione veneta del teatro alla tradizione delle barche storiche venete, come appunto il trabaccolo Nuovo Trionfo per rivitalizzare oggi la storia antica dello spettacolo viaggiante dei comici, proponendo un lavoro sulla tradizione, sul patrimonio culturale di origine veneta nell’Istria e nella Dalmazia e che contenga aspetti contemporanei e anche di attualità. L’identità veneta, legata allo scambio commerciale ma ancor prima allo scambio culturale, viaggia e si fa conoscere da sempre lungo le sponde del mare Adriatico, in particolare sulle coste istriane e dalmate. Uno scambio di cultura in cui i dialetti si confrontano attraverso il teatro e il patrimonio culturale di origine veneta ancora oggi vivo nell’Istria e nella Dalmazia».
«All’interno della ricerca (non solo filologica sulla Commedia dell’Arte nel linguaggio dell’improvviso) che l’Istituto Commedia dell’Arte Internazionale persegue sin dal 2000, dialetto e lingua italiana diventano studio e indagine per individuare ancora oggi il vissuto quotidiano. Nel corso dei secoli la Serenissima ha portato la sua influenza e si è imposta in molti porti dell’Adriatico, in particolare nella fascia costiera dalmata e istriana, ancor oggi testimoniata dalla presenza di un rilevante patrimonio architettonico, artistico e culturale. In questo viaggio lungo le coste ci proponiamo di scoprire quanto non solo nei monumenti e nella struttura sociale e storica ci sia stata un’influenza di Venezia ma anche negli aspetti più teatrali e letterari».
«Lo spettacolo — dice De Luigi — mescolerà storia e fantasia, le azioni di personaggi storici della Repubblica con le vicende di personaggi fantastici come le maschere della Commedia dell’Arte, si avvarrà del tema della Fusta, la nave dei folli, la peste, i pirati dell’Adriatico, il rapporto di Venezia con i pirati Uscocchi collocandoli di volta in volta come scenario e molla dell’azione. Per questa crociera sul mare e nel teatro, attraverso vari porti del Veneto, dell’Istria e della Dalmazia, navigheremo sul trabaccolo Il Nuovo Trionfo una delle ultime imbarcazioni tradizionali di questo genere oggi funzionante, gestito dalla Compagnia della Marineria Tradizionale di Veneziache ha prestato il suo formidabile sostegno. Il Nuovo Trionfo diventa così ambiente e scenografia, e permette al pubblico di immergersi completamente non solo nell’azione ma anche nello spirito del tempo e nel clima marinaresco».
«Questa estate l’imbarcazione spettacolo si sposterà di porto in porto: ciò sarà sicuramente uno degli aspetti spettacolari e d’immagine più attraenti e di richiamo nei confronti del pubblico sul quale puntare. Sarà l’occasione non solo per portare attraverso un vero e proprio pezzo di storia galleggiante l’identità veneta nei porti che un tempo intrecciarono fitte relazioni con la Serenissima, ma anche per chi la visiterà, di conoscere un’imbarcazione storica attraverso la magia di uno spettacolo che ne farà rivivere il tempo».
«Si tratterà non solo della presentazione di uno spettacolo che incarni la tradizione culturale veneta e il patrimonio culturale di origine veneta nell’Istria e nella Dalmazia, ma anche il reale contatto, lo scambio di conoscenze e valori coinvolgendo realtà artistiche locali per realizzare un incontro ed un’esperienza di scambio fra gli artisti coinvolti». ★