Il toro

Non che ce ne importasse (e ce ne importi) un granché, per carità. Però ci aveva fatto un certo effetto, qualche tempo fa, leggere che Nicole Minetti, l’insuperabile igienista dentale di Silvio Berlusconi nonché animatrice instancabile delle serate del bunga bunga nonché consigliere regionale lombarda, aveva detto in una intercettazione telefonica, a colloquio con un’amica, che Silvio ha il culo flaccido.

Sarebbe infatti, il culo flaccido, perfettamente naturale, addirittura logico, e per nulla offensivo, in un signore di settantasei anni. Ma questo a condizione che il signore di settantasei anni non si chiamasse Silvio Berlusconi. Se invece accade, come accade, che quel signore di settantasei anni con il culo flaccido è proprio Silvio Berlusconi, il grande amatore, il politico che ha surclassato la fama di tombeur de femmes di Casanova, allora quella rivelazione, così privata, così intima, quel particolare agghiacciante così impietosamente spiattellato, diventa un’offesa imperdonabile. Da lavare col sangue. O, come minimo, con le dimissioni dal consiglio regionale della Lombardia.

Non solo. Non basta. Occorre passare al contrattacco. Smentire. Capovolgere quell’immagine tristissima da vecchio pensionato col culo flaccido e magari col catetere. No, gli eroi, come i comandanti, come i leader, i premier, devono essere sempre giovani e belli. Come faccio a presentarmi di nuovo agli italiani per guidare il paese se mi è venuto il culo flaccido?

Ecco allora piombare in pista, con l’agilità di una libellula, la sveltezza di una lince, l’aggressività di una pantera, un’altra delle ragazze del bunga bunga, un’altra delle preferite dal Cavaliere, tale Sabina Began, soprannominata l’ape regina. E se ha questo soprannome, ci sarà pure un perché. Comunque sia, l’ape regina ha la carta segreta, quella vincente, e se la spara subito, in un’intervista alla Zanzara, che sarebbe un programmino su Radio 24. «Silvio ha il culo bello sodo», questa la rivelazione sconvolgente dell’ape regina, che ribalta in un sol colpo tutte le credenze fin qui ritenute assolute.

Sorpresa, sconcerto, stupore. Incredulità in tutto il Paese e dibattiti aperti nei talk show, nelle sagre dell’uva, alle feste superstiti dell’Unità, e una puntata speciale di Porta a Porta col plastico del culo del Cavaliere. Ma come? Silvio ha il culo bello sodo, adesso? Ma com’è possibile? E come sarà successo? Avrà fatto una plastica? Una cura di ormoni? Un allenamento specifico a Milan Lab? Un trapianto di culo? O quale altra diavoleria? E quale sarà allora la verità? Silvio ha il culo flaccido o ce l’ha bello sodo?

Non che ce ne importi molto, per carità, ribadiamo il concetto. Non crediamo che gliene importi un fico secco neanche al Paese. E comunque è un bel dilemma. Anche perché, a rafforzare la sua tesi, l’ape regina aggiunge un altro particolare inquietante: «Silvio sembra un toro». Accidenti!

L’ape non specifica perché. Se perché gli assomiglia nel fisico, nel portamento, nel modo di atteggiarsi. Nelle corna. O se invece intenda riferirsi, com’è probabile, alle ben note e possenti capacità amatorie della bestia in questione. In questo caso, sarebbe davvero un bel complimento, molto elegante, da parte di una signora, che un signore anziano come il Cavaliere non potrebbe certamente non apprezzare. Anche perché l’ape regina conclude il suo dire sostenendo di sognare nientemeno che un torello berlusconiano. Dice infatti di volere fortissimamente un figlio dal suo anziano ma vigorosissimo toro: «Se me lo regalasse — squittisce — sarei la donna più felice del mondo».

Non pervenuta, almeno finora, la risposta del toro. Cercasi urgentemente matador. ★

Il toro