Venezia purtroppo non è la città ideale che Brugnaro descrive nel suo giornale-spot

Grandi e tanti erano i problemi di Venezia non risolti prima della pandemia, ancor più grandi lo sono oggi

Sta giungendo in queste ore nelle case dei veneziani un giornale del sindaco Brugnaro in cui, per invitarli a riconfermarlo alla guida di Venezia, viene rappresentata una città che, grazie alla sua opera nei cinque anni appena trascorsi, sarebbe quanto di meglio si possa immaginare e che sarebbe un vera miopia se non addirittura una colpa non riaffidare alla sua guida per consentirgli di completare quell’azione di rilancio che, da condottiero decisionista sicuro di sé e con la ricetta sempre pronta per qualsiasi problema, pensa di essere solo lui in grado di garantire, senza il bisogno di confrontarsi mai con nessuno e anzi scaricando sugli altri ogni colpa di quello che non va.

Come in un accattivante rotocalco pubblicitario o in un luccicante spot televisivo, la fantasia di chi ha ideato e confezionato lo spot-giornale si è sbizzarrita nel presentare una città e una comunità tutta in positivo, in cui brillano le azioni e le opere realizzate dal sindaco-conducator, rivendicando nella sua compiaciuta autocelebrazione anche molte opere realizzate da altri e di cui non porta alcun merito.

Peccato che la realtà che Brugnaro ci lascia in eredità al termine del suo mandato sia ben diversa da quella che vorrebbe far credere il suo giornale-spot. Purtroppo Venezia e Mestre sono ancora città insicure, con trasporti carenti, con un esodo incessante di abitanti e di attività economiche, con un turismo ingestito e senza adeguati servizi alla persona, sia per i giovani che per gli anziani in particolare.

Il giudizio negativo di Venezia è Tua su Brugnaro sindaco è noto da tempo, come da tempo sono noti i nostri dieci punti programmatici per la Città e il Comune che la nostra lista ha portato in dote sotto la guida del candidato sindaco Pier Paolo Baretta.

Grandi e tanti erano i problemi di Venezia non risolti da Brugnaro prima della pandemia. Ancor più grandi lo sono oggi. L’uomo solo al comando, che non è stato in grado di risolvere i problemi di prima, non sarà certamente in grado di risolvere neppure quelli di oggi. Mai come ora Venezia ha bisogno di affrontarli con realismo e con la piena collaborazione di tutte le sue forze vive e vitali. I veneziani e i mestrini non si faranno certo illudere da chi vuole fargli credere di trovarsi in una città ben diversa da quella che conoscono e che vivono ogni giorno.

 

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