Un grande successo romano per Numa Echos
Numa Echos e la sua band in apertura al concerto dei Clan of Xymox
Grande successo per il concerto dei Clan of Xymox a Roma giovedì 13 marzo 2025. Ottima prova di Les Longs Adieux, new wave/darkwave band italiana. Ma la grande sopresa della serata è stato il gruppo dark-rock di Numa Echos, che ha letteralmente galvanizzato il pubblico con la sua entusiasmante e curatissima perfomance live.
ROMA — Più di duecento persone hanno assistito con grande partecipazione e soddisfazione (in delirio, viene da dire) al concerto dei Clan of Xymox organizzato a Roma da Les Gotique Production, stipando la sala del Traffic Live. Indubitabile il successo del gruppo storico del genere, fondato (nel 1981) e capitanato dall’inossidabile Ronny Moorings.
Ma in apertura Numa Echos e la sua band ha «catturato le orecchie e gli occhi degli astanti — come sintetizza Elisabetta Laurini di Radio Elettrica sulla sua pagina FB — con una perfomance coinvolgente, divertente, praticamente impeccabile. Ottimi musicisti, stile da vendere, attitudine top class».
Una trentina di minuti a tutto volume per mettere in fila i brani di punta della poliartista che ha fatto di Venezia la sua città preferita, che ha portato sul palco la nuova, potente, formazione del gruppo. Con il batterista Lorenzo Nepitello (che suona con il gruppo veneziano dei 30 Denari); Pasquale Vico, bassista con consolidata esperienza sui palchi di tutta Europa con le sue band Date at Midnight e This Eternal Decay; e il suo chitarrista di sempre Elia Martina. Sul palco sono apparsi subito evidenti i risultati della meticolosa preparazione del gruppo e del riuscito affiatamento ottenuto da Numa Echos.
Il concerto della band è iniziato proprio con una intro strumentale che fa parte di un progetto strumentale di Elia Martina, dal titolo impronunciabile (i titoli grafici sono una firma di Martina): «____». A seguire i cavalli di battaglia tratti dagli album Descending Consciousness (Wave Records, 2023) e Shady World (Valery Records, 2016) scritti e prodotti da Numa Echos e Filippo Scrimizzi: Art Core, All Decided, Shady World, Heart Break (con l’irrestibile riff di chitarra che piace tantissimo al nostro direttore), Insanity, Empty, per concludere con l’inquietante e quanto meno attuale Creepy Time.
Commento a caldo di Numa Echos: «Un pubblico entusiasta che ha percepito l’essenza oltre all’assenza che mi rappresenta. Ma non potevo essere altrimenti se non presente, perché ho notato un calore anormalmente consueto, normalmente inconsueto… e un pubblico in delirio: applausi a scena aperta, grida di approvazione. Erano tutti venuti per vedere la band principale, formidabile ed infallibile. Ma i presenti hanno assistito, puntuali, anche al mio concerto e hanno accolto molto bene la performance. Credo proprio che Roma si sia rivelata immensa celebrazione di bellezza».