Bea fioi!

Quei bravi ragazzi supereroi

Nel mondo contemporaneo i supereroi sono realtà e, nonostante le apparenze, molti di loro sono dei soggetti che di eroico hanno ben poco. Sta a un gruppo di sbandati, con obiettivi e motivazioni differenti, far crollare la facciata dei super e mostrare al mondo cosa sono davvero.

Tony Starr, nei panni dello psicopatico e invincibile Patriota, che sta per sparare il suo micidiale raggio laser dagli occhi.

COSMOPOLI — The Boys è forse una delle più promettenti e interessanti serie televisive prodotta da Amazon Prime Video. Ispirata all’omonimo fumetto di Garth Ennis e Darick Robertson, la serie propone una visione realistica ma anche grottesca del mondo se esistessero i supereroi, i quali sarebbero più impegnati a girare film e spot pubblicitari che a salvare il pianeta.

Una prospettiva molto cupa e matura del mondo dei supereroi, simile a quella vista in Watchmen, la celebre miniserie a fumetti di Alan Moore. Nonostante la presenza di toni molto crudi per un contesto supereroistico, la serie si distingue per una commistione di temi drammatici, che rimandano a una realtà tutt’altro che super, e di satira irriverente e scene splatter che potrebbero infastidire il pubblico affezionato a Downtown Abbey e Gray’s Anatomy.

Gli effetti speciali, di alto livello per una serie tv, rendono le scene molto più crude e realistiche, anche se talvolta possono risultare demenziali per quanto esagerate. Tutti i personaggi della serie possiedono un’identità codificata, anche se, ad essere particolarmente interessanti e sfaccettati, sono i super, forse perché nell’immaginario comune vengono percepiti come degli esseri semidivini ma in The Boys ci viene mostrato che sono (o meglio potrebbero essere) degli uomini, delle persone, con i loro pregi ma soprattutto con i loro difetti.

Tutti gli attori sono molto capaci ma particolarmente convincenti sono le interpretazioni di Karl Urban, nel ruolo dello scontroso Billy Butcher, e quella di Antony Starr, che gli è valsa ben due premi della Critics Choice Super Awards per il ruolo di Patriota, una sorta di versione parodistica e psicopatica (con un pizzico inquietante di suprematismo sovranista) di Super Man.


In definitiva The Boys ci regala uno dei migliori contesti cinematografici a tema supereroi degli ultimi tempi e anche uno dei più ambiziosi.

Curiosità

Karl Urban, che in The Boys interpreta il capo dei Boys, è — purtroppo — uno di quegli attori che rientrano nella sfortunata categoria «Ah sì! Lui…». Gli attori in questione recitano in moltissimi film, quasi sempre in ruoli secondari ma memorabili o quanto meno rilevanti ai fini della trama, e alcune di queste pellicole sono anche molto famose ma nonostante la faccia dell’attore ci sia ben chiara nella testa non riusciamo a ricordarci il suo nome. Anche se la serie targata Amazon Prime Video gli ha portato una discreta notorietà, Karl Urban era il re dei «Ah sì! Lui…»: ad esempio ha recitato negli ultimi due capitoli della trilogia del Signore degli Anelli di Peter Jackson nei panni di Eomer, oppure nella trilogia reboot di Star Trek, dove interpreta Leonard McCoy. Speriamo che le luci della ribalta non si spengano per questo attore che, come ha dimostrato in The Boys, può dare molto.

La frase

«Non sembri uno dell’FBI. Sembri una versione porno di Matrix»

 

Bea fioi